Imprese lombarde: 2021 in lieve ripresa +5,2%; Nel 2020 calo del PIL atteso -9,7%

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Assolombarda, cauta ripresa del PIL quest’anno per le imprese lombarde (+5,2%) – Preoccupanti i dati del 2020 su registro imprese -18% e  CIG (716milioni di ore)

Il 2021, lieve ottimismo: la Regione (+5,2%) e il Paese (+4,8%)
Gli ultimi dati diffusi dal Centro Studi di Assolombarda su “Genio & Impresa” – web magazine di Assolombarda – in merito alla situazione economica della Lombardia nel nuovo anno. Il 2021 si apre con un lieve ottimismo per la Regione (+5,2%) e per il Paese (+4,8%). Dati più allarmanti per CIG e imprese: nel 2020, le ore autorizzate sono state 247 milioni a Milano, 65 a Monza, 20 a Pavia e 12 a Lodi (più del doppio rispetto al picco annuo del 2010), mentre si è registrato un drastico calo di iscrizioni al Registro delle imprese (-18% rispetto al 2019) per quanto riguarda i servizi di alloggio e ristorazione (-35%), l’industria (-28%), il commercio (-16%) e le costruzioni (-14%).

PIL nel 2020 atteso a -9,7% per la Lombardia e -9,1% per l’Italia
Dopo la conclusione del 2020, un anno sicuramente più difficile degli altri per il sistema produttivo lombardo, la ripartenza nel 2021 è cauta, condizionata dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria, dalla tempistica del piano vaccinale dalle misure di stimolo all’economia. È in questo clima d’incertezza che vanno inquadrate le stime formulate a dicembre 2020 per quanto riguarda il calo del PIL che, secondo Prometeia, è atteso al -9,7% per la Lombardia e al -9,1% per l’Italia, mentre la ripresa parziale nel 2021 al +5,2% per la Lombardia e al +4,8% per l’Italia.
Lo si legge sul booklet economico pubblicato su Genio & Impresa (genioeimpresa.it) il web magazine di Assolombarda.

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Non solo: a causa delle chiusure prolungate, continuano ad accusare il colpo i servizi legati al turismo, alla ristorazione e il commercio al dettaglio, come testimoniano i dati relativi alla demografia d’impresa. Nel 2020, infatti, le iscrizioni al Registro delle imprese in Lombardia sono calate del 18% rispetto al 2019. Più nel dettaglio, il deterioramento ha colpito in maggior misura il terziario, che ha registrato un -35% nei servizi di alloggio e ristorazione, ma anche l’industria (-28%), il commercio (-16%) e le costruzioni (-14%). Non stupisce quindi il calo del clima di fiducia nel Nord-Ovest a gennaio sia lato imprese sia lato consumatori, le cui prospettive a breve termine rimangono piuttosto caute a causa del clima economico presente e futuro. Ma ci sono anche buone notizie: per far fronte alla crisi e supportare le imprese lombarde in questo momento difficile, si è assistito a un’accelerazione delle erogazioni alle stesse. Nei dati aggiornati a settembre 2020, l’incremento complessivo dei prestiti è pari al +6,3% su base annua, in particolare per quanto riguarda i servizi (+8,8%) e la manifattura (+7,2%). Dipendenti dall’andamento della pandemia anche i livelli di mobilità e le ore di cassa integrazione. Negli spostamenti, a inizio 2021 si rileva una mobilità complessiva più vicina alla normalità pre Covid, ma di fatto ancora molto ridotta soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti verso i luoghi di lavoro, anche per effetto dell’ampia diffusione dello smart working. Nella media lombarda, a fine gennaio 2021 si è registrato un -28% di mobilità rispetto a prima della pandemia, così come Monza Brianza (-28%) e Lodi (-27%), ma anche Pavia (-23%). A Milano invece il divario e più ampio (-35%): nel Comune rimane molto basso l’utilizzo della metropolitana (-70% in media a gennaio) a fronte di una ripartenza più marcata degli ingressi di autoveicoli in Area B e C, che pur sono inferiori rispetto a un anno fa (rispettivamente -10% e -27% circa nella seconda metà di gennaio 2021). Lato cassa integrazione, fra novembre e dicembre 2020 in Lombardia si è registrato un calo rispetto ai livelli elevati di ottobre.

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Tuttavia, nel 2020 il ricorso all’ammortizzatore sociale della regione è ammontato a 716 milioni di ore, ovvero più del doppio rispetto al picco annuo del 2010. In particolare, le ore di CIG autorizzate sono state 247 milioni a Milano, 65 milioni a Monza, 12 milioni a Lodi e 20 milioni a Pavia.

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