Interporto Vespucci, chiude il 2018 con 3,6 milioni di utile netto – I progetti in campo

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Interporto Vespucci spa: I progetti al via – Piattaforma Farmaceutica, i nuovi magazzini del surgelato, il Truck Village, impianto di potabilizzazione acqua.

di Lucia Nappi

GUASTICCE –L’Interporto Vespucci spa chiude il 2018 con 3 milioni e 600 mila euro di utile netto, a darne l’annuncio la società, in conferenza stampa, il presidente Rocco Guido Nastasi e l’amministratore delegato Bino Fulceri. La cifra consente alla società di ripianare tutte le perdite degli anni trascorsi e va a ricostuire completamente il capitale sociale, permettendo così di arrivare, entro l’anno, all’aumento di capitale. Il 12 marzo scorso, il cda ha approvato il pre-consuntivo mentre la chiusura del bilancio è stata fatta slittare di qualche mese, a maggio/giugno.

Nel 2018 l’Interporto con 3 milioni e 600 mila euro di utili, pertanto porta a casa un grande risultato: “frutto sicuramente di un’attenzione maniacale ai costi” – spiega Fulceri-i quali sono per la maggior parte attribuibili alla manutenzione, data la collocazione morfologica dell’Interporto che si trova su di un terreno difficile.” Negli anni, dal 2016  ad oggi, i risultati sono stati in costante crescita, quindi non solo questione di contrarre i costi ma, soprattutto di crescita delle attività e dei progetti, in parte realizzati in parte pronti al via.

Pesa certificata
Tra le attività ormai consolidate, la pesa certificata: “da due anni l’attività produce l’ingresso di 250 mila euro/annuo di fatturato” – dice l’amministratore delegato della società interportuale– “L’attività è relativa alla pesa dei container di tutti gli operatori che si dirigono all’imbarco in porto”;
Vendita 2 immobili
A generare plus valenze rilevanti, nel corso del 2018, l’interporto ha messo a segno la vendita di due immobili su cui gravavano, da molti anni, 23,5 milioni di euro di mutui bancari Bullet, permettendo l’abbattimento del debito con gli istituti di credito da parte della società interportuale. L’operazione che, verrà portata a termine nel corso dell’anno, vede come acquirente la Regione Toscana, sebbene i privati Giorgio Gori spa e Bcube che sono gli affittuari degli stessi immobili, potrebbero intervenire nelle trattative e decidere per l’acquisto di questi.
Concluso il contenzioso con GSE
Si è inoltre conclusa positivamente la vicenda legale con GSE, la questione riguarda l’impianto fotovoltaico che produce il 15% dell’intera energia dell’infrastruttura interportuale. “L’azienda costruttrice aveva bloccato i contributi e richiesti i contributi passati” – dice Fulceri – “il giudice ha dato ragione alla società interportuale nella disputa con GSE” – “pertanto GSE ha ripristinato la convenzione, questo significa che dal 2020 la nuova convenzione porterà nelle casse interportuali i 290 mila euro derivanti dalle attività.”

Tra i progetti pronti sulla rampa di lancio, la cui realizzazione permetterà all’Interporto Vespucci un passo avanti  nella strutturazione dell’hub logistico del sistema portuale Livorno-Piombino, sono sicuramente i due collegamenti ferroviari, nodi da sciogliere nella complicata matassa degli iter burocratici con protagonisti: MIT- RFI e Regione Toscana.
Lo scavalco ferroviario, per la ferrovia tra l’interporto e il porto di Livorno. Il 29 marzo ci sarà la conferenza dei servizi per dare il via alle prime opere. “Al momento il Mit non ha ancora firmato la convenzione con RFI e l’Autorità portuale” – specifica Nastasi- “pertanto mancherebbero da parte del Mit i 2,5 milioni di euro”. Il finanziamento per lo scavalco vede coinvolta la Regione Toscana con 17 milioni, RFI con 4,3 milioni e il Mit con quota 2,5 milioni. “ Tuttavia”, conclude il presidente di Interporto vespucci, – “Rossi ha assicurato che qualora il Mit non intervenisse con il finanziamento, provvederà la Regione”.
In campo c’è anche il progetto Raccordo per il collegamento ferroviario diretto tra porto/interporto/Pisa, allacciamento al corridoio Scandinavo Mediterraneo TEN-T.

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Piattaforma Farmaceutica
Il 26 marzo a Firenze presso la presidenza della Regione verrà firmato l’accordo di rete per la costituzione della piattaforma farmaceutica: firmatarie le società Molteni, Kedrion, Eli Lilly e GSK Vaccines, le più grosse aziende farmaceutiche della Toscana. Si tratta di un accordo di rete finalizzato alla realizzazione presso l’area dell’Interporto Vespucci di Guasticce dell’hub farmaceutico per tutto il centro e sud Italia. Un’area complessiva di 100 mila metri quadri, dove sarà possibile realizzare fino a 50 mila mq di superficie coperta: e che probabilmente vedrà la nascita di 200 nuovi posti di lavoro.

I nuovi magazzini del surgelato
I lavori per la costruzione dei nuovi magazzini del surgelato per lo stoccaggio delle merci refrigerate. Si tratta di un finanziamento vecchio, di 3,5 milioni, ma che si era dovuto fermare perchè non eravamo in grado di sostenere finanziariamente” – sottolinea Bino Fulceri- “questa struttura doterà il porto di Livorno di impianto di merce refrigerata che al momento non c’è.” – “L’Università di Parma ha realizzato per noi la ricerca di mercato”

Il Truck Village
E’ stato progettato ed è in cantiere la realizzazione entro il 2019 di un Truck Village ovvero un’area di 20 mila metri quadri per la sosta “lunga” e “breve” dei semirimorchi, comprensivo di centinaia di posti: per gli automezzi in transito verso e da il porto di Livorno. A questi si aggiungeranno servizi alla persona tra cui un ristorante, il lavaggio mezzi, l’infermeria e una foresteria, quindi un servizio completo e di qualità in prossimità del porto di Livorno, che farà parte del prossimo piano industriale della società. Il progetto riveste un ruolo importante considerando che per Livorno il business dei ro-ro è risultato essere uno dei più performanti nel 2018. Sono infatti stati movimentati nel porto oltre 507 mila mezzi guidati e semirimorchi, con un aumento del 13,2% rispetto all’anno passato, tale che questo traffico rappresenta il 44% del traffico complessivo dello scalo.

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La produzione di acqua potabile
L’avvio dei lavori per la produzione in proprio di acqua potabile, rappresenta per la società interportuale l’ultimo dei progetti, nell’ottica di svolgere il servizi in economia, tramite impianto di potabilizzazione.

 

 

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