Edoardo Rixi, vice ministro ai Trasporti, a margine della manifestazione Transpotec di Verona, interviene per Corriere marittimo, preannunciando la ripartizione dei 240 milioni del Fondo a favore dell’autotrasporto. A Trasportounito: “Quella di Verona è una grande Fiera in cui si sono fatti incontri internazionali” (VIDEO INTERVISTA)
di Lucia Nappi
VERONA –Stamani dalle 9,30 alle 10,30, padiglione 6 della Fiera Transpotec di Verona, si svolge l’incontro formale tra il vice ministro Edoardo Rixi e le categorie in rappresentanza degli Autotrasportatori: “il Tavolo ministeriale – spiega Rixi – che ha creato perplessità di alcuni, mi dispiace l’idea era quella di portarli in Fiera perchè a me piace discutere in mezzo alla gente e con tutti.”- “Il tema è quello della ripartizione delle risorse, sono 240 milioni e mi piace farlo guardando negli occhi le persone e capendo come utilizzare nel migliore dei modi queste risorse.” Si tratta della ripartizione dei 240 milioni del Fondo a favore dell’autotrasporto che la legge di Bilancio 2018 prevede per ciascuno degli anni 2019 e 2020.
“Inoltre la Fiera di Verona è una grande fiera” – continua il vice ministro – ” in cui si sono fatti incontri internazionali per cui credo che anche un tavolo ministeriale possa trovare un’opportuna sede in questa. La settimana prossima si potrà iniziare con gli atti attuativi per erogare le risorse. Domattina” – conclude Rixi- “se faremo un buon lavoro porteremo a casa un risultato importante per tutto il settore”.
Il Tavolo ministeriale, convocato martedì scorso, aveva successivamente incontrato la contestazione del segretario generale di Trasportounito, Maurizio Longo, che in una lettera all’indirizzo del vice ministro, aveva fatto sapere che l’associazione da lui rappresentata non sarebbe stata presente. Tra i motivi del malumore la richiesta di un incontro “in sedi istituzionali” per un confronto più ampio della durata di un’ora. Ma soprattutto perchè il previsto annuncio da parte del rappresentante del governo dell’”assegnazione di maggiori o minori risorse economiche”, non avrebbe offerto le risposte attese dal settore, ormai in crisi, soprattutto in attesa di “risposte normative”.
