Interviene il presidente di Federlogistica, Luigi Merlo: “Avviare forme di collaborazione formativa e incentivante con alcune nazioni anche ad esempio per il riconoscimento dei titoli abilitativi conseguiti all’estero”
MILANO – “Concordo con chi, alla luce anche della guerra e dei suoi effetti, sostiene che occorrerebbe un’urgente rivisitazione del Pnrr e dei sui obiettivi“. A dirlo è il presidente di Federlogistica-Conftrasporto Luigi Merlo.
“Per il nostro settore fondamentale una presa di coscienza del Governo non solo sul tema dell’energia e dei carburanti, che stanno determinando impatti quasi non più sostenibili nei trasporti marittimi e terrestri, ma anche nella programmazione e nella formazione professionale – afferma Merlo – In alcuni ambiti, come quello della logistica e del magazzinaggio, nell’autotrasporto, e negli equipaggi delle navi (il cui 15% a livello mondiale è composto da cittadini russi o ucraini), le attività possono operare esclusivamente grazie a personale straniero”.
“C’è una carenza strutturale anche di nuove figure professionali, come quelle legate alla digitalizzazione della logistica e dei trasporti, che sono e saranno necessarie anche per affrontare il tema della cyber security – avverte Merlo – Si stanno scandagliando tutti i mercati, tenendo conto che in questo ambito l’utilizzo spinto dello smart working sta ulteriormente complicando la ricerca di personale disponibile a lavorare negli uffici”.
“Occorre quindi passare da una politica migratoria miope alla necessità di avviare forme di collaborazione formativa e incentivante con alcune nazioni anche ad esempio per il riconoscimento dei titoli abilitativi conseguiti all’estero – propone Merlo – Senza una corretta e immediata programmazione, e un serio investimento sulle risorse umane, rischiamo che nell’arco di pochissimi anni l’economia del nostro Paese subisca pesantissimi contraccolpi”.
“Oltre alla necessaria attenzione sull’accelerazione delle infrastrutture, è necessario avere la garanzia di poter disporre di personale sufficiente per trasportare le nostre merci”, conclude il presidente di Federlogistica.