Roma – Il presidente di Confetra, Guido Nicolini, scrive al Governo chiedendo quanto prima un Tavolo operativo di coordinamento per pianificare la distribuzione dei vaccini anti influenzali, anche con il coinvolgimento dei vari soggetti coinvolti nella fase logistica: hub logistici, rappresentanze degli operatori e istituzioni.
«I nostri operatori delle spedizioni internazionali aeree ci segnalano un importante fermento operativo, soprattutto presso le Cargo City di Malpensa e Fiumicino, per prepararsi al meglio alla prossima auspicata distribuzione dei vaccini anti Covid–19» – si legge nella lettera che il presidente di Confetra ha rivolto alla ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli- «Si tratterà di uno sforzo logistico ed organizzativo di non poco conto per tutta la supplychain logistica. I numeri parlano chiaro. Nel 2019 sono state circa 9 milioni le dosi di vaccino anti influenzale distribuite (copertura circa 15,6% della popolazione) quest’anno le Regioni hanno fatto acquisti per 17 milioni di dosi alle quali andranno aggiunte, come annunciato in questi giorni anche da autorevoli esponenti del Governo, 3 milioni di dosi del nuovo vaccino anti Covid-19 molto probabilmente disponibili e distribuibili già entro l’anno. In caso di esito positivo, come tutti auspichiamo, il primo trimestre del 2021 potrebbe vederci impegnati a distribuire altre 20/30 milioni di dosi di quest’ultimo. Sarà un lavoro assai complesso che coinvolgerà scali aeroportuali, hub e magazzini per la conservazione refrigerata, vettori aerei, spedizionieri, attività doganali e di sicurezza, distribuzione di ultimo miglio a temperatura controllata. Il nostro Paese non ha mai sostenuto un simile sforzo distributivo, in tale ambito, e sento il dovere di segnalare a Te, nostro Ministro di riferimento – così come al Ministro Speranza, al Commissario Arcuri, al Direttore Minenna –l’utilità di un qualche tavolo di coordinamento e di raccordo tecnico operativo che coinvolga gestori degli hub logistici, rappresentanze degli operatori, istituzioni. Mi parrebbe un bel modo di “fare Sistema Paese” e prepararsi, in maniera serena ma strutturata e pianificata, a questa importante sfida».