Paita traccia la rotta per il futuro di Genova: «Una nuova autostrada Serravalle – Milano»

Raffaella Paita
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Genova – «Una nuova autostrada Serravalle – Milano, che colleghi Genova con Milano, è l’obiettivo numero uno del futuro» per il porto di Genova, la città e la Liguria lo dice la presidente della Commissione Trasporti della Camera, Raffaella Paita, intervenuta da remoto, all’Assemblea annuale degli agenti marittimi genovesi, Assagenti:  «Dobbiamo avere la capacità di inserire dentro la nuova programmazione dei Piani finanziari delle nostre autostrade anche questo obiettivo» – spiega Paita – «Perchè per quanto lavoriamo alle nostre autostrade, «avremo sempre un  perimetro vecchio e superato, dobbiamo darci obiettivi di realizzazioni nuove».

Come secondo obiettivo specifica la presidente della Commissione Trasporti «dobbiamo aprire una verifica tecnica accurata sul progetto della diga del porto che deve essere quanto più convincente». Inoltre terzo elemento «l’aggancio con l’Alta Velocità» un collegamento efficiente su Piacenza e poi successivamente con Roma , ci vuole non è tolerabile che Genova sia isolato dall’Alta velocità. Questi pertando i tre obiettivi con cui Paita risponde al presidente di Assagenti, Paolo Pessina intervenuto durante l’Assemblea “Obiettivo: Solo il possibile”.

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Paita, inoltre, ha preannunciato una discussione politica e parlamentare mirata al superamento del Codice degli appalti e all’applicazione del modello Genova (che ha consentito la ricostruzione a tempo di record del Ponte Morandi) non solo per l’emergenza ma per intervenire con efficienza su tutto il sistema infrastrutturale italiano.
La parlamentare ha parlato esplicitamente di fare del modello Genova la norma di riferimento, sottolineando come la progettazione a tre livelli abbia ormai segnato il passo e come il regime autorizzativo dei Ministeri si sia trasformato in una prassi di veti incrociati, ai quali si affianca la patologia dei ricorsi (con un meccanismo che sanzioni le liti temerarie).

La presidente della Commissione Trasporti ha anche parlato di un clima nuovo, conseguenza anche delle grandi crisi del Covid e della guerra in Ucraina, che ha indebolito la filosofia della decrescita felice così come quella del “no nel mio giardino”. “Un momento da sfruttare – ha detto intervenendo all’assemblea di Assagenti – per valorizzare la nuova centralità dell’Italia e di Genova, in particolare, nel Mediterraneo”.

Parlando di un’intesa su questi temi con il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha anche lanciato l’idea di dare vita a Genova a una scuola della pubblica amministrazione, che crei le risorse professionali di domani, delinei un nuovo rapporto con la burocrazia e dia vita a un nuovo modello per le Istituzioni.

Una proposta questa che collima con la sfida lanciata dagli agenti marittimi: a luglio un grande meeting di tutti i giovani che lavorano in aziende connesse con il porto e la logistica, per dare vita a un think tank permanente incaricato di riprogettare il futuro di una città, che – come sottolineato dal Sindaco Bucci – per la prima volta può ragionare, grazie alla diga e ai nuovi collegamenti con il nord ovest, nell’ottica di nuovi spazi allargati che richiederanno una capacità di lavorare in parallelo sulla realizzazione di più opere infrastrutturali”.

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