LIVORNO – Il contesto normativo doganale alla luce del nuovo codice doganale dell’Unione, è stato materia di approfondimento a Livorno, nella sede della Camera di Commercio, durante il seminario dal titolo: “La Rappresentanza doganale: Condizioni, modalità e responsabilità“.
L’iniziativa ha visto la presentazione della pubblicazione “La rappresentanza doganale e il mandato”, curata dalla Federazione nazionale delle imprese di spedizioni nazionali, per l’esattezza la seconda pubblicazione nell’ambito della collana editoriale “I Quaderni di Fedespedi”.
Durante il seminario sono state approfondite, con un pubblico di addetti ai lavori, tematiche di primo piano per le attività di spedizioni e per l’esercizio di questa professione, oggi profondamente cambiata.
Sono intervenuti gli autori della pubblicazione: Paolo Massari (C-Trade), Domenico De Crescenzo, responsabile della sezione doganale di Fedespedi, Alberto Sinscalchi, responsabile area procedure e controlli direzione interregionale Toscana Sardegna e Umbria. Questi esperti sono andati ad affrontare gli aspetti di rinnovamento apportato dal nuovo Codice in materia e nell’esercizio della professione: chi è oggi il rappresentante doganale; il contenuto della sua attività; le modalità e le condizioni d’esercizio; le responsabilità e le forme di tutela; il mandando e gli strumenti operativi; il nesso con le autorizzazioni e le semplificazioni.
“Il quaderno è un utile strumento e su questo ha lavorato la sezione doganale presieduta da De Crescenzo, ha spiegato Roberto Alberti, presidente di Fedespedi, in apertura del seminario, “Questa pubblicazione affronta la legge è quindi un approfondimento dal punto di vista normativo e, nello specifico entra nell’analisi della rappresentanza e del mandato anche con un facsimile di mandato”.
Alberti parlando del rapporto tra lo spedizioniere e la dogana dice: “Si pensa che questo sia un rapporto quasi di fastidio, vorrei sfatare questa diceria perché per noi questo rapporto è una ricchezza, visto alla luce di un processo di velocizzazione e semplificazione sempre maggiore nei processi di controllo ”.
Secondo il presidente di Fedespedi il made in Italy ha un valore primario nel commercio internazionale anche grazie a forme di controllo e di sicurezza molto accurate che il sistema doganale rende necessarie. “La dogana non ha più la funzione del gabelliere borbonico, ma riveste una serie di funzioni: dalla sicurezza e alla lotta alla contraffazione, oggi necessarie. Noi siamo per un controllo fatto attraverso l’intelligence e strumenti moderni nei confronti dei quali siamo assolutamente favorevoli”.
Tuttavia nell’esercizio doganale rimangono ancora delle zone che riportano al controllo borbonico, quando vengono applicate delle sanzioni sproporzionate a quelle che sono le responsabilità in cui il dichiarante, in buona fede, dovrebbe essere considerato nell’ottica di gioco di squadra, come un collaboratore della dogana, ma spesso non è così. “Anche questo aspetto dovrà essere superato. La dogana è sempre più moderna”, ha specificato Alberti, “è una delle amministrazioni più efficienti e lo dimostra nell’incremento continuo dei suoi programmi e dei suoi applicativi e nella gestione quotidiana del controllo”.
Alberto Siniscalchi durante il suo intervento ha messo in evidenza di come il Quaderno possa servire da approfondimento normativo per l’espletamento di atti, un utile guida di tutela professionale e di aggiornamento al fine di non rimanere indietro. “Il concetto di rappresentanza liberalizzata”, ha sottolineato Siniscalchi rivolgendosi agli operatori in sala, “è un elemento a cui oggi è necessario guardare, inoltre il nuovo codice è una grande opportunità per allargare il vostro campo di azione, per la ricerca di nuovi mercati e per ampliare il lavoro. L’evoluzione corre veloce, stiamo andando e ci muoviamo verso forme di sdoganamento molto spinte da quelle in autonomia, alla dogana centralizzata come superamento della singola azione di sdoganamento”.
Gloria Dari, presidente Spedimar (Associazione Imprese spedizioni marittime di Livorno) nel saluto introduttivo ha messo in evidenza come l’attività doganale, attraverso un’analisi approfondita e dettagliata, intervenga a garanzia dei prodotti nella lotta alla sofisticazione.