Sciopero dell’autotrasporto artigiani dal 3 al 9 agosto

autotraspporto
LinkedIn
Facebook
X
Telegram
WhatsApp
Email

Confartigianato Trasporti attende risposte del governo su: “Deduzioni forfettarie delle spese non documentate per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore e pronunciamento dell’Agenzia delle Entrate”

ROMA – Il fermo nazionale dei servizi  da parte degli autotrasportatori artigiani  è minacciato per venerdì 3 agosto dalle ore 14, fino alle 24 di giovedì 9 agosto. Questo aut-aut della categoria al governo che se non dovesse avere la risposta attesa partirà con lo sciopero di una settimana fino a tutto il 9 agosto, oltre questa data lo sciopero non potrà essere prolungato come previsto dalla normativa che vieta l’attuazione degli scioperi in prossimità del ferragosto. La minaccia del fermo, che metterebbe in paralisi il sistema produttivo e turistico in un periodo dell’anno di massima mobilità e consumo, viene dalla categoria a fronte della mancata risposta da parte del governo alle richieste su: deduzioni forfettarie delle spese non documentate per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore e pronunciamento dell’Agenzia delle Entrate. “E’ necessario – afferma il presidente Confartigianato Trasporti ed Unatras Amedeo Genedaniche vengano mantenuti e confermati gli importi delle deduzioni in 51 euro per i viaggi fuori comune e 17,85 all’interno del comune, così come atteso da tutta la categoria, poiché altrimenti significherebbe mettere in grave difficoltà decine di migliaia di imprese che per i redditi dello scorso anno hanno già fatto affidamento su queste misure”. “Ci aspettiamocontinua Genedaniche il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ci convochi con la massima urgenza e prenda in considerazione le richieste dell’autotrasporto, attivandosi per evitare il fermo che, in mancanza di atti concreti, sarà attuato dalle imprese già nelle prossime settimane”. 

LEGGI TUTTO
Genova, revocato il fermo dell'autotrasporto, raggiunto l'accordo tra le parti

Confartigianato Trasporti Marche, riunitosi ad Ancona, ha messo al centro delle richieste: – la certezza delle risorse strutturali; – il contingentamento imposto dall’Austria, in determinate giornate, al traffico dei camion in uscita dal nostro Paese; – il ripristino della piena funzionalità del sistema delle revisioni dei mezzi presso le Motorizzazioni; – la ripubblicazione dei “costi minimi della sicurezza” e il rispetto dei tempi di pagamento; – l’estensione del rinvio della fatturazione elettronica anche agli acquisti di carburante in extrarete.

 

PSA Italy

Confindustria Toscana Costa

Assoporti 50anni

 

Agenzia Aldo Spadoni

MSC

AdSP Livorno

Toremar