Il Parlamento Europeo ha dato il via libera definitivo all’accordo, raggiunto dal Consiglio Ue a novembre 2022, sullo stop alla produzione di auto inquinanti dal 2035. Il divieto di immatricolazione di veicoli a benzina e diesel è stato approvato con 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti.
“Una scelta a dir poco demenziale”. Così il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè ha commentato l’accordo Ue sul divieto di immatricolazionevdei mezzi diesel e benzina dal 2035 deciso in sede europea.
“Un provvedimento che penalizza l’economia europea lasciando intere e vaste aree del pianeta libere di continuare ‘a fare come gli pare’ – sbotta Uggè – Conftrasporto è ampiamente favorevole a interventi per la salvaguardia ambientale, purché non nascondano operazioni economico-finanziarie di altro tipo; inutili, costose e penalizzanti per l’intera economia dei trasporti e del sistema produttivo. Secondo i dati europei, le emissioni di Co2 prodotte dal nostro Continente sono pari a circa il 6% di quelle globali, e i mezzi pesanti contribuirebbero per il 25% (di quel 6%). Ma l’importante è dargli addosso, ai Tir. Sempre e comunque”.
“Lo stop ai motori termici, oltre a essere un incredibile errore per le conseguenze sul sistema produttivo, dimostra quanto ‘certi’ partiti, anche di casa nostra, antepongano l’ideologia alle scelte utili all’economia del Paese – prosegue Uggè – È il caso dei vetero-ambientalisti di sinistra e del M5S che, con soddisfazione, annunciano la decisione auto-castrante appena assunta (Tafazzi al confronto è un dilettante). Apprezziamo le prese di posizione del ministro Salvini e di altri esponenti del Governo, che hanno pesantemente criticato la scelta fondamentalista compiuta in Europa”.
“Non accetteremo passivamente questo atto ideologico, di nessun concreto risultato a favore dell’ambiente – avverte Uggè – Se si vuole definitamente affossare l’economia nazionale e mettere in difficoltà la povera gente, questa è la strada maestra”.
“Conftrasporto assumerà tutte le iniziative possibili di sensibilizzazione, fino alle azioni di protesta, per contrastare un’operazione destinata a tradursi in una débacle per la nostra nazione”, conclude il presidente di Conftrasporto.