L’autotrasporto sollecita al Governo interventi finalizzati a decongestione degli snodi logistici per permettere la ripresa del sistema Paese.
ROMA – Grido di allarme delle imprese dell’autotrasporto che chiedono interventi efficaci al Governo. In primo piano la necessità immediata di interventi per fare fronte alla mancanza di liquidità, da parte delle imprese della categoria, necessaria per le spese principali- gasolio, autostrade e tassazione del lavoro- Lo spiega in una nota Trasportounito per voce di Giuseppe Tagnochetti – Coordinatore Ligure dell’associazione. L’autotrasporto inoltre sollecita interventi finalizzati a decongestionare gli snodi logistici per permettere la ripresa del sistema.
“Il rilancio economico del Paese – sottolinea Tagnochetti – deve transitare obbligatoriamente anche attraverso misure di forte incentivazione pubblica e privata; in testa alla lista si colloca una operatività h24 nella raccolta e distribuzione delle merci nei magazzini commerciali, nelle piattaforme logistiche, nei terminal portuali e interportuali. Questo significa, come avviene in larga parte dei porti comunitari, gestire i turni di lavoro in modo tale da non congestionare le ore di punta, consentire il rispetto delle norme sul distanziamento, sfruttare strade e autostrade quando i cittadini sono fermi e ridurre notevolmente le inutili e costose (non remunerate) ore di attesa”.
Trasportounito fa inoltre presente che l’autotrasporto non è più disposto a farsi carico degli extra costi derivanti da strozzature e crollo dei livelli di efficienza di un sistema logistico che è tale solo nel nome, ma che nei fatti non si è mai fatto carico di sostenere in modo coeso, e non sfruttando solo l’anello più debole, le emergenze della filiera.