Il trasporto merci, fondamentale per non fermare il Paese e per garantire l’approvvigionamento dei beni essenziali. Criticità legate all’emergenza da Covid-19 – Il grido di allarme di Alis: “I blocchi alle frontiere disposti da alcuni Paesi, non permettono il regolare flusso delle merci italiane” – Nonostante l’invito della Commissione Europea agli Stati membri sia indirizzata a garantire l’integrità del mercato unico delle merci.
ROMA – Il problema delle frontiere interdette al trasporto merci negli ultimi giorni da parte di alcuni Stati esteri, come Austria, Slovenia, Croazia ed Ungheria è stato oggetto di intervento da parte di Alis, associazione per la logistica sostenibile, “Apprezziamo che il Governo italiano abbia immediatamente fatto sentire la propria voce, attraverso l’intervento diretto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli coordinato con la Farnesina e con gli altri Ministeri interessati. Prendiamo inoltre atto delle Linee Guida adottate dalla Commissione Europea per la gestione delle frontiere in questa fase emergenziale, che – ha detto il direttore generale di Alis, Marcello Di Caterina- invitano gli Stati membri a garantire l’integrità del mercato unico delle merci, in particolare delle catene di approvvigionamento, mantenendo naturalmente come obiettivo principale la tutela della salute pubblica dei cittadini europei. Siamo altresì d’accordo nell’individuazione di un’azione collettiva e coordinata a livello comunitario per garantire la libera circolazione e la regolarità dei flussi di trasporto, così come per evitare disposizioni non pre-annunciate ed adottate unilateralmente”.
“Come ALIS- dichiara Di Caterina – avevamo già fatto presente come fossero assolutamente da scongiurare le limitazioni internazionali volte ad interdire la circolazione delle merci e l’operatività dei mezzi in transitoo in arrivo da/per l’Italia. Il traffico merci del nostro Paese verso i mercati dell’Europa centro-settentrionale e centro-orientale deve essere garantito e auspichiamo che si torni subito alla normalità dei transiti stradali, marittimi e ferroviari”.
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