Zes e nuovi progetti del Mezzogiorno, seminario Confindustria e Associazione Costruttori

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NAPOLI –Le Zes in Italia: le esperienze di successo internazionale ed i nuovi progetti delle Regioni del Mezzogiorno” questo il titolo del seminario, organizzato da Confindustria e Associazioni Costruttori di Napoli. Con il Decreto del Governo che ha introdotto le ZES (Zone Economiche Speciali) è tornato fortemente alla ribalta il dibattito sulla competitività portuale che vede protagonista il collegamento tra Industria e Logistica. 

L’obiettivo del seminario è stato quello di mettere in luce i fattori positivi che questi strumenti riescono ad attivare per contribuire allo sviluppo di un territorio, ma anche il loro limite: poiché non sono la risoluzione di tutte le diseconomie di un’area. I temi toccati dall’incontro sono stati: le ZES del Decreto Sud: quale rilevanza per il sistema marittimo nazionale; ZES o non ZES: chi vince e chi perde. Il ruolo del pubblico a sostegno delle imprese; Il ruolo delle ZES per l’internazionalizzazione di un territorio; I “segreti” delle ZES che funzionano: casi studio; Il Mezzogiorno alla sfida delle ZES e la competitività portuale.

“Il ruolo della ZES in Calabria segue una strategia ben precisa,” – ha spiegato il vicepresidente della Regione Calabria, Francesco Russo intervenuto al seminario ” perché ruota attorno a degli elementi cardine: competitività ed innovazione; sostenibilità dello sviluppo; internazionalizzazione e attrazione; accessibilità materiale e immateriale. La ZES della Calabria è funzionale ad un sistema di strumenti economici di supporto alle imprese aperta a tutte le dimensioni aziendali, dalle micro-imprese regionali alle più grandi imprese internazionali. Obiettivo principale dello strumento ZES, coordinato con gli altri strumenti messi in campo dalla Regione, è puntare ad un forte incremento dell’occupazione nelle aree industriali, portuali e aeroportuali. In questo dibattito la Regione Calabria che è  può svolgere un ruolo importante nel Mezzogiorno dopo l’istituzione della ZES, uno strumento auspicato da anni e che, finalmente, con l’approvazione del DPCM 12/2018, trova una sua dimensione reale e concreta.

Molti porti del medio ed estremo Oriente e dell’area mediterranea hanno disegnato le proprie fortune grazie alla presenza di ZES strutturate alle loro spalle dove è nata con il tempo una industria manifatturiera export-oriented strutturata e forte e che realizza la sua proiezione commerciale internazionale con il sostegno di un porto forte ed efficiente.”

Erano presenti all’incontro, tra gli altri: il prof. Marrelli, già rettore dell’Università Federico II di Napoli; il prof. Profumo, già ministro dell’Istruzione; il dott. Coletta, già Direttore Generale MIT per la vigilanza sulle Autorità portuali, le infrastrutture portuali e il trasporto marittimo; il prof. Forte, già professore ordinario alla Università Fed. II; il prof. De Vincenti, già Ministro per il Mezzogiorno; gli assessori regionali della Campania arch. Discepolo e dott. Marchiello; il prof. Berlinguer, già assessore regionale della Basilicata; ha coordinato il prof. Spirito, presidente AdSP Mar Tirreno Centrale.

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