Giampietri al lavoro, 215 km di piattaforma logistica

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ANCONA – “L’Autorità di Sistema dovrà valorizzare le potenzialità di ciascun porto in una logica di cluster, per massimizzare l’efficienza e l’impatto economico, sociale sui territori di riferimento di ogni scalo. La sintesi di diverse eccellenze diventa fattore di competitività sistemica”. Lo ha detto Rodolfo Giampietri durante l’insediamento a presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Centrale. Un nuovo soggetto giuridico che conta 6 porti nella direttrice Adriatica (Pesaro, Falconara, Ancona, San Benedetto, Pescara, Ortona) con 215 km di costa punto mare-mare da Pesaro a Ortona.

“L’elemento fondamentale in cui il porto di Ancona ha creduto – ha spiegato il presidente – è la collaborazione istituzionale. Proprio grazie a questa idea di squadra ha saputo crescere e modernizzarsi in un momento di crisi della portualità italiana”. “Sarà quindi fondamentale proseguire ed estendere quello che ormai è diventato un format riconosciuto” ha ribadito Giampieri. “Sono stati proprio alcuni dei punti, oggetto di questa nuova riforma, su cui si è basato il lavoro svolto fino ad oggi, ovvero: il dialogo porto-città, il potenziamento delle infrastrutture necessario allo sviluppo, il considerare un porto contemporaneo con le esigenze degli imprenditori senza dimenticare l’importanza delle nuove tecnologie come l’informatizzazione e la telematizzazione fino ad arrivare all’APP Welcome to Ancona come esempio nazionale di comunicazione tra porto/territorio e passeggeri/turisti”.
Il presidente ha poi spiegato che “Sono oltre 215 i km che comprendono questa nuova Autorità di Sistema. 215 km di piattaforma logistica diversificata e con potenzialità da esplorare, senza campanili, guardando alle esigenze delle imprese e dei lavoratori, rispettando e rafforzando le strategie territoriali di sviluppo infrastrutturale. L’Autorità di sistema si colloca al centro della Macroregione Adriatico-Ionica, ed è pronta a cogliere le opportunità della Blue Economy. In quest’ottica, i porti di Pescara e Ortona rappresentano un valore aggiunto estremamente importante per il loro ruolo strategico”. “La nuova Autorità – ha concluso il Presidente Giampieri – sarà un sistema che si mette a disposizione del “progetto Italia” di sviluppo dell’economia del mare per affrontare con decisione la sfida competitiva della portualità internazionale, lavorando per creare nuove opportunità di sviluppo economico ed occupazionale”.

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Inoltre Giampietri ha sottolineato “sono oltre 215 km di piattaforma logistica diversificata e con potenzialità da esplorare, senza campanili, guardando alle esigenze delle imprese e dei lavoratori, rispettando e rafforzando le strategie territoriali di sviluppo infrastrutturale. L’Autorità di sistema si colloca al centro della Macroregione Adriatico-Ionica, ed è pronta a cogliere le opportunità della blue economy, di cui, anzi, abbiamo l’ambizione di diventare ambasciatori. In quest’ottica, i porti di Pescara e Ortona rappresentano un valore aggiunto estremamente importante per il loro ruolo strategico. Il successo di tutti dipende dalla collaborazione di tutti. Si vince se tutti vincono”. “La nuova Autorità – ha concluso Giampieri – sarà un sistema che si mette a disposizione del ‘progetto Italia’ di sviluppo dell’economia del mare per affrontare con decisione la sfida competitiva della portualità internazionale, lavorando per creare nuove opportunità di sviluppo economico ed occupazionale”. Alla conferenza stampa ha preso parte l’assessore comunale al Porto Ida Simonella: “E’ una bella sfida per noi essere ‘al centro’, se penso che che solo due anni paventavamo l’accorpamento con Ravenna”, ha detto, facendo poi presente una significativa novità che comporta la riforma: “le risorse vengono reinvestite subito nel territorio, non passando per Roma”. Erano presenti anche l’ammiraglio Francesco Saverio Ferrara, direttore Marittimo delle Marche e il segretario generale  Matteo ParolI

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