AdSP, Guerrieri: Le sfide non facili che attendono il porto di Livorno fino al 2026

Luciano Guerrieri

Per il porto di Livorno il target è il 2026 – Darsena Europa; tra giugno e luglio prossimo l’AdSP pubblicherà il bando di gara per la progettazione delle opere foranee e di difesa, poi 5-6 mesi per il progetto – Guerrieri, presidente AdSP: «I primi interventi a mare nella primavera del 2022, da lì in poi inizierà un’attività frenetica di realizzazioni molto importanti».

Lucia Nappi

LIVORNO – Nei porti dell’alto Tirreno è iniziata l’era di Luciano Guerrieri presidente, una carica di quattro anni che coinciderà, quasi totalmente, con l’avvio e la realizzazione dei principali progetti di rilancio del porto anche nella sua funzione di driver di sviluppo economico toscano. Obiettivi sfidanti e complessi che pongono come traguardo il 2026. «Una data importate entro la quale tutto si coordina e si integra»-  data che delimita – «una sfida non facile» – commenta il presidente Guerrieri – «la realizzazione di opere e infrastrutture, a mare come la Darsena Europa, ma anche tutta l’accessibilità di terra».

Guerrieri nel primo incontro con la stampa, avvenuto ieri a Palazzo Rosciano  ha fatto il punto sullo stato di avanzamento dei progetti, affrontando le questioni nodali del rilancio del porto di Livorno, ovvero il sistema progettuale complessivo che l’AdSP sta mettendo in campo e che, passo dopo passo, dovrà portare alla crescita dello scalo e dell’economia della costa regionale. Una progettualità fatta di servizi e infrastrutture logistiche di terra (soprattutto ferroviarie) e di mare la cui opera di punta è rappresentata dalla Darsena Europa.
L’incontro, come già anticipato da Corriere marittimo, è in occasione dell’avvio del nuovo servizio di manovra ferroviaria operato dal gestore unico Mercitalia Shunting & Terminal nel comprensorio livornese a servizio dei traffici portuali. Servizio dato in concessione fino al 2026.

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IL PIANO DEL FERRO
«Per quanto riguarda il progetto Scavalco sta partendo, è in apppalto» – annuncia –  si tratta della realizzazione del collegamento ferroviario tra il porto di Livorno e l’Interporto Vespucci. L’opera è fondamentale nel Piano del Ferro dell’Adsp che globalmente vede: oltre allo Scavalco anche il progetto di fattibilità tecnico-economica del collegamento tra l’Interporto e la Collesavetti-Vada, l’adeguamento del passante appenninico tra Prato e Bologna e l’ammodernamento delle gallerie che collegano Piombino alla Collesalvetti-Vada. In merito ai quali il presidente dell’ente conclude – «è in corso la progettazione del progetto Raccordo, il costo sta crescendo. Anche questa realizzazione, almeno fino alla linea Collesalvetti-Vada, dovrebbe essere realizzato entro il 2026. Un anno di più, invece, richiederanno i lavori tra Prato e Bologna».

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PROGETTI IN AMBITO PORTUALE
Darsena Europa
Per velocizzare i tempi di realizzazione della Darsena Europa, valutata strategica a livello nazionale, il governo il 16 aprile scorso ha commissariato l’opera nominando Guerrieri commissario straordinario, secondo l’articolo 9 del decreto Semplificazioni.

I primi interventi a mare nella primavera 2022
Nel cronoprogramma illustrato «i primi interventi a mare saranno nella primavera del 2022, da lì in poi inizierà un’attività frenetica di realizzazione molto importante» – Adesso però il prossimo step sarà quello importante che prevede «nel mese di giugno, massimo a luglio, l’AdSP pubblicherà il bando di gara sulla progettazione per la realizzazione delle opere foranee e di difesa con cui sarà individuato il progettista, il soggetto per il progetto esecutivo» – Guerrieri si sbilancia – «faremo presto ad avere l’impresa che vincerà la gara, che dovrà fare il progetto esecutivo e quello definitivo sulle opere strutturali di difesa e il progetto preliminare riguardo ai dragaggi».

I nodi da sciogliere
Permane il nodo pisano, il Comune di Pisa il cui territorio è limitrofo allo sviluppo progettuale della Darsena ha chiesto chiarimenti sull’impatto ambientale dell’opera con le possibili conseguenze sul litorale del Calambrone, l’AdSP si è impegnata a far pervenire uno studio autorevole e indipendente che definisca tutti gli elementi, argomento sul quale Guerrieri non sembra preoccupato, ci sarà presto il contatto con gli interlocutori, prima però «la progettazione che vorremmo che fosse pronta in massimo in 5-6 mesi, questo è il termine che ci diamo per passare poi all’attuazione” – arrivando pertanto a fine 2021 inizio 2022, con il progetto fatto, tale da «avere a un quadro complessivo».
E ancora: «Con la Darsena Europa non daremo problemi, ma contribuiremo a risolverli. Si tratta di impostare le nostre progettazioni verificate dal punto di vista ambientale. Se la gara partirà a breve, ci sarà un percorso amministrativo di verifica con questi soggetti. Andremo attrezzati, daremo le risposte, vogliamo che chi frequenta quelle spiagge sia tranquillo».

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Il progetto dovrà prevedere soluzioni alternative, l’Authority prefigura un «approccio prudente, relazionale e positivo con tutti i nostri vicini»- –  «Andranno fornite soluzioni alternative, non mi risulta ci siano, 5-6 mesi per dare risposte, studiate e convincenti per tutti. Non capirei se poi ci si dovesse opporre a queste soluzioni, che dovranno essere tecnicamente valide e deontologiche anche dal punto di vista logistico».

La questione delle cozze inquinate
«Per la Darsena Europa dovrà essere superata una valutazione di impatto ambientale, a livello nazionale. Due tipi di percorso: uno strutturale con il Consiglio Superiopre dei Lavori Pubblici e, l’altro ambientale con la Commissione».
Nel frattempo però è sorto il problema del livello anomalo di agenti inquinanti (benzopirene) rilevati sul campione di cozze (rilevatori di qualità ambientale nell’area a mare) e  le aree rimangono in attesa delle verifiche sulle condizioni dei vincoli SIN. A breve si dovrebbero conoscere i risultati delle nuove analisi dei due laboratori (Arpat e l’Università di Ancona) a cui l’AdSP si è rivolta per la verifica del livello benzopirene – “unica anomalia in 19 anni di analisi” e per la quale il ministero della Transizione ecologica, ha momentaneamente bloccato la convocazione della Conferenza dei Servizi. Terminata questa nuova fase di controllo il ministero potrà esprimersi in modo definitivo sull’ambito della deperimetrazione dell’area SIN.

Intanto il porto, a detta del suo presidente, dovrebbe essere in fase di ripresa, dopo un anno difficile, che sembra essere giunto a termine: «i terminalisti sono in crescita, stanno documentando la crescita dei traffici»- Guerrieri conclude e ci tiene a precisare: «Un solo progetto da solo non serve e per questo l’AdSP continua a lavorare  sul miglioramento dei servizi del porto, della ferrovia e del sistema con l’Interporto, ma anche con Piombino».

 

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