ANCONA – Al via le attività di smantellamento dei 12 silos situati sulla Darsena Marche del porto di Ancona. Le strutture costruite nel 1972, hanno un’altezza di 48 metri, un diametro di circa 9 metri e sono in concessione alla Sai spa. Dopo l’intervento sui 34 silos in concessione alla Silos Granari della Sicilia srl, che si è svolto fra marzo e giugno 2019, adesso il nuovo progetto, che prevede l’abbattimento dei 12 silos, vedrà per l’area una destinazione d’uso diversa e maggiormente rispondente alle esigenze del mercato profondamente modificato negli anni.
La demolizione dei silos avverrà con la tecnica dell’abbattimento meccanico controllato a partire dal 10 febbraio, salvo diverse esigenze di cantiere, per concludersi entro fine aprile. Il primo passo dell’intervento prevede la demolizione manuale e meccanica della torre di sbarco dei cereali. Proseguirà con la demolizione delle strutture metalliche minori e della vecchia palazzina degli uffici per procedere poi da febbraio con i 12 silos. L’ultimo smantellamento, sempre meccanico, interesserà la torre metallica. Nelle varie fasi della demolizione, che saranno monitorate dagli organi competenti anche per gli aspetti ambientali, non ci saranno modifiche sostanziali alla viabilità portuale della zona né al traffico marittimo.
La demolizione dell’impianto che doveva essere realizzato entro fine 2019, ha subìto un ritardo per il prolungamento della procedura di spostamento delle antenne di telefonia mobile che erano sul tetto dei silos da parte delle stesse società di servizio telefonico.
Il completamento della trasformazione di questa area libererà una banchina complessiva di circa 350 metri, con un retro banchina di 33 mila metri quadrati. Sull’utilizzo delle banchine 19, 20 e 21 della darsena Marche sono in corso valutazioni da parte dell’Autorità di sistema portuale e della Capitaneria di porto di Ancona che serviranno poi come base di discussione per un necessario e indispensabile confronto con tutte le istituzioni, le amministrazioni presenti in ambito portuale e gli operatori per una condivisione finale della destinazione d’uso delle banchine stesse.
Rodolfo Giampieri, presidente Autorità di sistema portuale ha commentato così il progetto: “Un porto moderno e contemporaneo, orientato alla sostenibilità, che si evolve sulla base dei cambiamenti del mercato. È quello che pensiamo per Ancona e che cerchiamo di realizzare in sintonia con tutte le istituzioni di riferimento e gli operatori portuali, un porto che punta sulla trasformazione per crescere ed evolvere, creare nuove opportunità di sviluppo per le imprese e soprattutto nuova occupazione”.