di Mario Esposito
RAVENNA – Si è volto presso la sede del gruppo Ormeggiatori del porto di Ravenna il convegno dal titolo: “Passato e Futuro del Modello Organizzativo degli Ormeggiatori”, organizzato da Angopi (Associazione Nazionale Gruppi Ormeggiatori e Barcaioli Porti italiani) e dal Gruppo Ormeggiatori porto di Pavenna.
Sette i Gruppi ormeggiatori che hanno dismesso secondo gli ultimi dettami legislativi la veste di Gruppo, indossando solo ed unicamente quella di cooperativa erogatrice di un servizio universale atto a garantire la sicurezza della navigazione e dell’approdo in acque portuali sottoposta alle direttive, alla disciplina, alla vigilanza ed al controllo dell’Autorita marittima.
Cesare Guidi, presidente di Angopi, sottolinea, che il modello adottato dagli Ormeggiatori Italiani coniuga economicità e solidarietà. Esperienza e professionalità è il bagaglio che porta con se la categoria e che esprime costantemente, h24 e 365 giorni l’anno, attraverso l’attività dell’ormeggiatore.
Si consolida ancor più l’aspetto pubblicistico che connota la professione dell’ormeggiatore. Le cooperative degli ormeggiatori esaltano gli aspetti di umanità e di giustizia sociale, portando avanti quei principi puri dell’attività cooperativistica che garantisce il lavoratore creando ricchezza che appartiene a tutti, soddisfando a pieno i principi sanciti dall’art. 41 e 45 della costituzione italiana.
Sono intervenuti i rappresentanti del Mit presenti: Patrizia Scarchilli (direzione generale per la vigilanza sulle autorità portuali) e Francesca Farina (direzione generale per il trasporto stradale e l’intermodalità) ed hanno sottolineato l’importanza del lavoro ministeriale svolto, costantemente e quotidianamente, al fine di riuscire a garantire questo epocale passaggio tra passato e futuro nell’organizzazione dei gruppi ormeggiatori garanti del peculiare servizio che svolgono a garanzia dei porti, delle navi della collettività, servizio e organizzazione regolata a livello centrale dal Mit ed in periferia dall’autorita marittima.
Unica la linea di tutti gli interventi dei relatori, il sen. Gregorio De Falco e Barbara Saltamartini presidente della X commissione alla Camera dei deputati, hanno espresso la necessità di rafforzare la centralità e l’idea del bene pubblico. È impensabili, sottolinea De Falco, pensare ad una veste di spa per le neo Autorità di Sistema portuale istituite con al recente riforma portuale. Bisogna consolidare la posizione della pubblica amministrazione nei porti.
Saltamartini elogia il sistema virtuoso delle cooperative degli ormeggiatori che dà dignità al sistema stesso delle cooperative messo in discussione negli ultimi anni. Può essere questa organizzazione considerata volano per lo sviluppo economico del paese dando sicurezza al porto, ai porti, al sistema portuale nazionale aumentandone le potenzialità.
Un saluto da parte dell’on. Alberto Pagani, come passaggio di testimone dell’attività svolta dal precedente governo al nuovo, auspicandone la stessa fattiva collaborazione esistente nella precedente legislazione.