Aree buffer a supporto della logistica per i porti di La Spezia e Marina di Carrara

S Stefano Magra
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LA SPEZIA – «Accogliamo con favore la proposta del presidente dall’associazione degli spedizionieri della Spezia, Alessandro Laghezza» – ha dichiarato il commissario dell’AdSP del Mar Ligure Orientale, Federica Montaresi, in merito all’individuazione di aree buffer a servizio dei porti di La Spezia e Marina di Carrara, utili per decongestionare le principali vie di accesso ai due scali dal traffico pesante dagli stessi scali.

L’AdSP in una nota fa sapere che da tempo sta portando avanti iniziative sul tema dell’autotrasporto e che sono state oggetto di confronto con tutte le associazioni del settore nel costituito “Tavolo dell’autotrasporto” e recentemente anche con le associazioni degli spedizionieri  e degli agenti marittimi.

«Individuare aree buffer» – ha spiegato Montaresi – «infrastrutturare zone del retroporto, in linea con gli strumenti urbanistici comunali,  per renderle idonee a funzioni legate all’autotrasporto, insieme all’implementazione di servizi digitali e piattaforme per lo scambio informativo dei documenti e per velocizzare il flusso della merce, rappresenta a nostro avviso la formula vincente per dare risposte operative, in collaborazione con gli Enti locali, le associazioni e gli operatori, ad uno dei settori strategici per l’intero sistema portuale».

I rilevamenti che AdSP ha potuto effettuare negli ultimi anni, – scrive l’amministrazione portuale – anche grazie al sistema di tracciamento mediante boe installate presso il varco Stagnoni nel porto della Spezia e utile a misurare i tempi di permanenza dei mezzi pesanti in porto, hanno messo in evidenza tutte le principali problematiche e fornito un utile strumento per poter approfondire analisi e costruire soluzioni anche in termini di servizi digitali a supporto dell’autotrasporto, alcuni già sperimentati e implementati.

L’AdSP ha ritenuto opportuno avviare iniziative su più fronti, per formulare risposte che integrino aspetti di carattere infrastrutturale con soluzioni tecnologiche innovative, in grado di supportare il sistema portuale in tutte le fasi logistiche delle merci e di traguardare un grado di efficienza tale da minimizzare i costi del loro trasferimento, riducendo progressivamente i tempi di permanenza dei mezzi pesanti in porto. Negli ultimi anni sono stati infatti messi a budget circa 2 Mln€ per la realizzazione di alcuni progetti europei (Ursa Major neo, MERIDIAN, ACCESSMILE, Easy2Log) e fondi PNRR e PCS, nel campo della digitalizzazione dell’autotrasporto, permettendo di realizzare:

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• un nuovo sistema di telecamere intelligenti a monitoraggio del piazzale antistante al Varco Stagnoni;
• un sistema di rilevamento puntuale dei mezzi da e per Santo Stefano Magra nella logica dello Sportello Unico Doganale e dei Controlli (S.U.DO.CO.) e del Servizio di interesse generale del navettamento stradale porto- retroporto;
• la realizzazione di modulo dedicato all’autotrasporto all’interno dei servizi offerti dalla piattaforma del Port Community System;
• una sperimentazione, grazie ad alcune aziende di autotrasporto, del sistema di gestione dei preavvisi di arrivo al porto che permetta di scambiare, in anticipo, informazioni sulla merce e sui flussi in arrivo in porto.

Sono attualmente in fase di sviluppo la condivisione di nuove informazioni sui viaggi attraverso il modulo PCS dedicato all’autotrasporto e la realizzazione di un nuovo sistema di aggregazione dati che permetta di poter svolgere con maggiore efficacia la gestione dei preavvisi, monitorando ingressi e uscite delle merci attraverso il varco Stagnoni.

Nel corso del 2024 AdSP ha, infine, implementato uno studio volto a identificare aree disponibili in prossimità del porto e del retroporto di Santo Stefano di Magra per poter ampliare l’offerta di servizi alle merci in transito via gomma, sempre allo scopo di velocizzare le operazioni e ridurre i tempi di attesa dei mezzi pesanti.  Sono state individuate alcune aree, prossime alla piattaforma intermodale di competenza di AdSP che, se opportunamente attrezzate, potrebbero rappresentare una possibile area “buffer” per i container in arrivo nel Porto della Spezia, agevolando le funzioni di carico e scarico in zone non interessate dal congestionamento, consentendone il successivo trasferimento in porto al momento dell’effettivo imbarco ovvero in fasce orarie, del giorno o della notte, non interessate da flussi veicolari significativi. Tutto ciò a beneficio dell’autotrasporto, dei terminal portuali e dell’ambiente.

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