Bonistalli, Asamar – Livorno, pilotaggio e rimorchio un anno di provvedimenti

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Parla Enrico Bonistalli, presidente Asamar Livorno: Il porto, la revisione dei servizi di pilotaggio e rimorchio, provvedimenti straordinari e fondamentali per attrarre nuovi traffici. Con lo sguardo rivolto alla Darsena Europa.

di Lucia Nappi

LIVORNO – E’ dei giorni scorsi il nuovo provvedimento nel porto di Livorno, emanato dalla Capitaneria di Porto, con il quale si va a ridurre l’obbligo del secondo pilota nel porto. Un’ordinanza molto importante con la quale lo scalo toscano ridefinisce ulteriormente l’offerta dei servizi tecnico nautici per acquisire maggiore competitività sul mercato.

In questo ultimo anno è stato fatto moltissimo in questa direzione” – lo spiega Enrico BonistalliEnrico Bonistalli, presidente Asamar, l’Associazione degli agenti e raccomandatari marittimi di Livorno – “i nuovi provvedimenti dell’Autorità marittima, a partire da quello dello scorso anno sulla riduzione delle tariffe del rimorchio, assumono enorme importanza per il mantenimento dei traffici” – in attesa che si attui il maxi progetto della Darsena e Piattaforma Europa a Livorno – “Non possiamo fare altro per il momento”.

A fronte della riduzione dell’obbligo del secondo pilota nel porto di Livorno – si prevedono 300 prestazioni in meno per il 2019 e 600 nel 2020, questi i dati offerti dalla Capitaneria di Porto in una nota.
Una nuova regolamentazione che fa la differenza, soprattutto per gli armatori che l’hanno accolta con entusiasmo” – spiega il presidente degli agenti marittimi livornesi, ovvero coloro che in porto rappresentano gli interessi dell’armatore – “Un provvedimento importante che fa seguito a quello che ha interessato anche il servizio di rimorchio” – “un provvedimento per vedere di compensare il precedente”.

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Spieghiamo meglio. Con la nuova ordinanza sul servizio di rimorchio “si è sanata una carenza segnalata anche dai piloti del porto” – specificava la nota della Capitaneria di Porto– “dal momento che la previgente regolamentazione non prevedeva l’obbligatorietà dell’utilizzo dei rimorchiatori per le navi da crociera in manovra sulla sponda opposta alla Darsena Petroli” – ovvero le navi dirette alle banchine Molo Italia e Alto Fondale.

Infatti con il provvedimento si è passati dall’obbligo di utilizzo di tre rimorchiatori, come era in precedenza, ad un solo rimorchiatore. “Questo è il secondo provvedimento entrato vigore in portodice Bonistalli – “le navi da crociera che vanno al Molo Italia e all’Alto Fonndale superiori a 300 mt di lunghezza, prima avevano l’obbligo di prendere due rimorchiatori, più uno in assistenza, adesso ne prendono solo uno”.

Novità importantissima” – sottolinea il presidente di Asamar- “nell’ottica che da qui ai prossimi anni le navi, anche quelle da crociera, saranno più grandi. Livorno pertanto è pronta ad ospitare navi più grandi, che magari verranno anche più volentieri perchè risparmieranno sul servizio di rimorchio”. “Le due banchine” – Molo Italia e Alto Fondale – “sono dritte è facile arrivarci una volta entrati in porto”.

Il provvedimento tuttavia se da una parte toglie il rimorchio, dall’altra lo aggunge ai fini di garantire la sicurezza della navigazione. Infatti prevede che le navi da 250 mt. fino a 320 mt di lunghezza, che prima non avevano l’obbligo del rimorchiatore, se non in condizioni meteo sfavorevoli, adesso sono obbligate all’utilizzo di un rimorchiatore. “E’ vero è un costo in più, ma la sua validità è solo per Molo Italia e Alto Fondale”. Perchè questa nuova prescrizione? L’Autorità marittima fa sapere che la valutazione “coniuga sicurezza, efficienza e competitività” del porto. Infatti esiste “il rischio connesso con la presenza di navi petroliere proprio in prossimità degli accosti dove vengono ormeggiate le navi da crociera” e comunque, pur in assenza delle petroliere c’è pur sempre “la Darsena Petroli che ha funzione di approvvigionamento energetico”.

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Tali misure, già esecutive e concordate con le associazioni di categoria e con i fornitori del servizio, vanno a completare il quadro delle riduzione delle tariffe del servizio di rimorchio nel porto di Livorno avvenuto a gennaio 2018. “Provvedimento eccezionale e svolta epocale per il nostro porto, in quanto le tariffe del rimorchio non sono soggette a variazioni”.

Oltre a queste modifiche regolamentarie, altre misure innovative sono state attuate e si stanno mettendo in atto nello scalo toscano. L’obiettivo è sempre quello di non perdere i traffici e di acquisirne nuovi. Soprattutto in questo momento in cui l’Autorità di Sistema portuale privata della presidenza è in stand by tra tribunali e burocrazia. Nonostante la buona volontà del commissario straodinario Pietro Verna, ogni procedura amministrativa è bloccata in fase di empasse.

Ma i traffici hanno subito un contraccolpo dalla vicenda? “Quelli no” – conclude Bonistalli, – “nessun riflesso per i traffici”.

 

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