Brindisi – La procura della repubblica di Brindisi ha indagato nove persone, tra le quali il segretario dell’Autorità portuale Salvatore Giuffrè, nell’ambito di un’inchiesta in cui si ipotizzano i reati di associazione per delinquere, corruzione e induzione indebita a dare o promettere utilità in relazione ad alcune autorizzazioni fornite in ambito portuale per consentire a un’azienda di acquisire lo status di impresa portuale. Il pubblico ministero Antonio Costantini ( che ha chiesto una proroga delle indagini ) oltre a Giuffrè sta indagando il responsabile del Demanio e della Sicurezza dell’Autorità portuale, Aldo Tanzarella, l’imprenditore del settore rifiuti Luca Screti e l’ex assessore all’ambiente del Comune di Brindisi Antonio Monetti. Luca Screti è un imprenditore che nel febbraio dello scorso anno venne arrestato insieme all’ex sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, nell’ambito di un’altra indagine per corruzione. Questa nuova inchiesta tratterebbe di rifiuti, anzi di derivati di rifiuti che l’azienda avrebbe dovuto trasportare all’estero.
Il nuovo presidente dell’Autorità di sistema portuale di Brindisi, Ugo Patroni Griffi, intervenuto sull’inchiesta ha dichiarato: “ Sono stato tempestivamente avvertito dall’ammiraglio Giuffrè e dal dott. Tanzarella nel momento stesso in cui i miei due collaboratori sono venuti a conoscenza della vicenda. La comunicazione della richiesta di proroga delle indagini non consente di circostanziare la vicenda pertanto attendiamo che la magistratura concluda la sua indagine, confidando che già in questa fase verrà attestata la totale estraneità dell’ente e dei suoi due dirigenti. “