Dal 2 gennaio gli ex lavoratori della CLP saranno assunti dall’ALPS – Firmati i contratti per il riassorbimento di 39 unità lavorative.
CAGLIARI – Il 2020 inizierà positivamente per gli ex dipendenti della Compagnia Lavoratori Portuali di Cagliari. A quasi due anni dal fallimento dell’impresa, sono stati sottoscritti i contratti per l’assunzione di tutti e 39 i lavoratori all’interno dell’Agenzia per il Lavoro Portuale della Sardegna. Dal 2 gennaio gli ex dipendenti CLP, molti dei quali giunti a conclusione del periodo di trattamento della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi), dopo aver ultimato l’attività di formazione finalizzata all’aggiornamento per il reimpiego in quelle attività che le dinamiche del lavoro portuale richiederanno, riprenderanno il loro percorso lavorativo. Lo fa sapere l’Autorità di Sistema Portuale del Mar diu Sardegna in una nota.
Così come previsto dalla normativa e dallo stesso statuto dell’Agenzia, infatti, in dipendenza dei picchi di traffico, ma anche per indisponibilità o per carenza di specifiche figure professionali, gli stessi potranno essere, di volta in volta, impiegati nelle attività portuali.
Un risultato fondamentale, quello odierno, che giunge a conclusione di un lungo percorso condotto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna (che, in virtù dell’art.17, comma 5, della legge 84/94, partecipa alla compagine societaria dell’ALPS con un 16 per cento di quota), dall’Impresa Terminalista di Cagliari Srl (Iterc Srl), dall’Impresa Portuale di Cagliari Srl (IPC), dalla Combined Terminal Operators Srl (CTO) e dalla Cagliari Ro-Ro Terminal Srl.
L’attuale assetto organico di 39 unità (pari a 29 full time equivalent) è stato autorizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per una prima “fase sperimentale” della durata di 12 mesi, al termine dei quali si procederà ad una nuova valutazione dell’adeguatezza della forza lavoro alle dinamiche portuali.
“Con un paziente lavoro e una grande determinazione – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – siamo riusciti a mantenere fede all’impegno assunto in fase di costituzione dell’ALPS, il cui primo scopo è stato quello di dare una risposta occupazionale ai lavoratori della fallita CLP. Sento il dovere condividere questo traguardo con le imprese portuali, CTO, ITERC, IPC e Cagliari Ro-Ro, che ringrazio per aver assunto, con grande senso di responsabilità, l’onere di partecipare alla compagine societaria dell’Agenzia, dando vita ad uno strumento indispensabile per il buon funzionamento dell’intero Cluster portuale sardo”.