L’Authority livornese commissariata in attesa della decisione del Tribunale del Riesame di Firenze sul ricorso presentato dai verici dell’ente – “a meno che non venga reintegrato Corsini” – dice il vice ministro Rixi – “se ne parlerà dopo le elezioni amministrative” – Sindaco e presidente due questioni che “non si devono sovrapporre“.
di Lucia Nappi
LIVORNO – Il commissariamento del porto di Livorno bloccherà ulteriormente la realizzazione della Darsena Europa? Alla domanda risponde il viceministro Rixi (VIDEO): “Non dovrebbe bloccarla. Stiamo vedendo cosa deciderà la magistratura, c’è un ricorso in atto, a meno che non venga reintegrato Corsini, poi sennò se ne parlerà dopo le elezioni amministrative”.
La vicenda è nota. Il Tribunale di Livorno con un’ordinanza del GIP, Marco Sacquegna, ha interdetto dai pubblici uffici i vertici dell’Authority, Stefano Corsini e Massimimo Provinciali, per asserite irregolarità nella gestione del demanio marittimo. Secondo il Tribunale, l’ente portuale avrebbe illegittimamente favorito un operatore, garantendogli “l’uso stabile ed esclusivo” di un’area demaniale per mezzo di una serie continua di autorizzazioni all’occupazione temporanea, rilasciate in mancanza della concessione (come prevede la Legge 84/94 ex art. 18). Il tutto, sostiene il Tribunale, a fronte di “ammonimenti” da parte dell’operatore in questione per cui, in caso di mancato rilascio delle richieste autorizzazioni all’occupazione temporanea, questi avrebbe cessato la propria attività in porto.
“Mi sembrerebbe piuttosto inopportuno,”- continua Rixi- “discutere a poche settimane dalle elezioni amministrative, su chi va a fare il presidente del porto, perché deve fare gli interessi del porto e di tutti livornesi a prescindere di chi sarà il prossimo sindaco” – le questioni quindi taglia corto Rixi “non si devono sovrapporre”.
Intanto a Livorno c’è attesa. Forse la prossima settimana, sperano i molti operatori locali, il Tribunale del Riesame di Firenze potrebbe esprimersi, poichè il 5 aprile scorso, aveva congelato la decisione sui ricorsi presentati dai legali di Corsini e Provinciali, oltre che dei quattro manager e imprenditori coinvolti nell’inchiesta.
All’Autorità di Sistema del Tirreno Settentrionale è arrivato nel frattempo il commissario straordinario, l’ammiraglio Pietro Verna, che è al timone dell’ente con buoni propositi ma con poteri ridotti, rispetto a quelli di un presidente, ruolo già di per sé ingessato dai molti vincoli burocratici. E la Darsena Europa? Si chiedono in molti a Livorno, tutto tace.