Gli operatori regionali Friuli Venezia Giulia della logistica esprimono “soddisfazione per l’approvazione da parte del Senato della Repubblica della risoluzione sulla piena e corretta attuazione del regime di Porto franco internazionale di Trieste.”
TRIESTE – Confetra Friuli Venezia Giulia, confederazione regionale delle categorie degli Spedizionieri internazionali, Terminalisti, Agenti marittimi e Spedizionieri doganali, esprime grande soddisfazione per il risultato storico raggiunto pochi giorni fa al Senato. Dopo anni di approfondimenti tecnici sullo speciale regime e di convincimento della politica regionale e nazionale, ora siamo al dunque.
Particolare ringraziamento va al Consigliere regionale Giacomelli che ha raccolto la nostra. istanza per l’audizione in Consiglio regionale tenutasi nel luglio 2020, approvata all’unanimità dei Gruppi consiliari presenti in Aula. Tale importante supporto politico locale ci ha poi permesso di alzare ulteriormente l’asticella e, con il lavoro ed il supporto congiunti della sen. Rojc e del sen. Nannicini, l’8 giugno scorso abbiamo potuto illustrare alla Commissione per le Politiche Europee del Senato della Repubblica quale sia il potenziale della corretta applicazione del regime di Porto franco internazionale.
E’ di pochi giorni fa l’approvazione della risoluzione del Senato, proposta da Nannicini in qualità di relatore, che permetterà ora di avviare l’interlocuzione con le Istituzioni Europee per chiarire nel merito l’applicazione dello speciale status del Porto di Trieste. Anni di duro lavoro ed approfondimenti sul concetto di extradoganalità del nostro Porto (perché noi lo scriviamo con la maiuscola) – lontani dai riflettori – ci hanno portati come mai prima d’ora ad un passo dal vedere correttamente riconosciuta la possibilità di sviluppare anche insediamenti industriali nei punti franchi.
Come imprenditori ora chiediamo unità e coerenza a tutte le forze politiche per potere finalmente dare ulteriore valore aggiunto alle merci che ogni giorno le nostre Imprese muovono con professionalità e dedizione. Il Porto franco è un asset competitivo e di sviluppo occupazionale per la città di Trieste, la nostra regione e per l’intero Paese”.