Il presidente di Confetra, Guido Nicolini, chiede con forza al Governo la massima collaborazione sul PNRR, lamentando la mancanza di un Tavolo condiviso con Assoporti e di avere appreso solo dalla stampa del primo bando sui Green Ports del ministero della Transizione Ecologica.
ROMA – “Così non va” ha commentato il presidente di Confetra Guido Nicolini: “il MiTE ha stanziato 280 milioni di euro di incentivi per gli investimenti privati dei concessionari portuali, prevedendo un contributo fino al 40% per il rinnovo dell’equipment di piazzali, magazzini e terminal all’insegna di mezzi più sostenibili e meno impattanti dal punto di vista ambientale. Ottima l’intenzione, ma non si capisce perché questi contributi debbano essere intermediati dalle AdSP.
La notizia del primo bando sui Green Ports da parte del ministero della Transizione Ecologica (MiTE) appresa soltanto dai giornali, lamenta il presidente Nicolini, auspicando da parte del governo la massima collaborazione sul PNRR.
Anticipato da Corriere marittimo, una settimana fa, il presidente dell’AdSP Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, aveva annunciato “La nostra AdSP è stata destinataria di circa 77 milioni di euro per organizzare questo metodo” – riferendosi al progetto dell’elettrificazione delle banchine nei porti di Livorno, Piombino e Portoferraio. “Abbiamo avuto notizia pochi giorni fa di questo finanziamento che derivava da azioni da noi attivate dal territorio”.
“Tra l’altro Assoporti non ci ha convocato ad alcun tavolo” – è la denuncia del presidente di Confetra – “non esiste una ricognizione condivisa del fabbisogno di innovazione tecnologica in banchina, non c’è una mappatura degli investimenti privati già in corso, e manca anche un orientamento nazionale sui possibili nuovi layout portuali tech&green da sostenere eventualmente con policy di incentivi e agevolazioni”.
Ha concluso il presidente Nicolini “entro 45 giorni si dovrebbero presentare piani di investimenti, cosa impossibile se ci si aspetta proposte serie, con un bando tra l’altro pubblicato a ridosso di Ferragosto. Rivolgo un appello, al ministro Cingolani in questo caso specifico, ma al Governo tutto in generale: se vogliamo che davvero il Paese sfrutti tutte le risorse del PNRR, e che esse generino anche investimenti privati complementari e aggiuntivi, occorre lavorare insieme, con metodo e per tempo“.