Covid-19 / Livorno, L’appello del sindaco alla prevenzione nelle attività logistico-portuali

Varco porto

LIVORNO –  Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, interviene in una lettera aperta, con un forte sollecito alla prevenzione coronavirus per le attività del comparto portuale e della logistica. Il sindaco evidenzia le criticità del settore: «la mancanza di linee guida di comportamento univoche nei vari cicli di lavoro», guardando con preoccupazione ad alcune situazioni e prassi di lavoro. Tra questi: la mancanza di controllo ai varchi in ingresso in porto per il transito di passeggeri dei traghetti e di autotrasportatori, le fasi di movimentazione e stoccaggio delle auto nuove: «i lavoratori lamentano in particolare il non rispetto delle distanze di sicurezza previste dai dpcm della fase di navettamento dei lavoratori sottobordo che avviene mediante pulmini» dice il sindaco. Da qui la forte sollecitazione all’adozione delle indicazioni espresse durante la riunione avvenuta in Autorità portuale da Usl e Sanità marittima e soprattutto le nuove Linee guida per la logistica annunciate dal ministro De Micheli.
Il sindaco soffermandosi sull’aspetto socio-economico del porto «principale motore economico della città» e poichè in questo comparto operano la maggiorparte delle imprese, annuncia pertanto la costituzione «di una cabina di regia per monitorare giorno per giorno anche gli effetti di tenuta economica e sociale della città».

Questo il testo integrale della lettera del sindaco, Luca Salvetti:

«In questi ultimi giorni io e l’assessora al porto Barbara Bonciani abbiamo ricevuto molte sollecitazioni dai lavoratori portuali e dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza circa la situazione di criticità vissuta nel porto di Livorno a seguito dell’emergenza Codiv-19. I lavoratori in particolare lamentano la mancanza di linee guida di comportamento univoche nei vari cicli di lavoro; il mancato reperimento dei DPI (in particolare maschere FFP2 e maschere chirurgiche.

Si esprime inoltre preoccupazione per il mancato controllo ai varchi in ingresso in porto, sia dei passeggeri in imbarco per i traghetti, sia degli autotrasportatori in transito nello scalo. Una delle situazioni più urgente a noi comunicata riguarda la movimentazione e lo stoccaggio delle auto nuove. I lavoratori lamentano in particolare il non rispetto delle distanze di sicurezza previste dai DPCM della fase di navettamento dei lavoratori sottobordo che avviene mediante pulmini. Nella riunione di martedi scorso convocata da Autorità di sistema portuale (Adsp) in materia di misure di contenimento del Codiv-19 sono state raccolte le indicazioni espresse dal medico Usl che collabora con la Sanità marittima sui numeri consentiti all’interno dei pulmini (3 persone più l’autista). Si è rilevata altresì la necessità di sanificare i pulmini ad ogni fine turno. Misure queste che l’Adsp comunicherà a tutte le imprese che operano in porto per questo tipo di traffico.

Rimane ancora aperta invece la questione relativa al controllo ai varchi dei passeggeri e la previsione di misure igienico-sanitarie sempre ai varchi per gli autotrasportatori. Rimane inoltre aperta la questione sollevata sul controllo della temperatura dei passeggeri all’imbarco e allo sbarco dai traghetti. Non c’è dubbio che in un momento di difficoltà ed emergenza come questo risulta di fondamentale importanza informare i lavoratori portuali sui DPI ritenuti necessari alla tutela della propria salute. Siamo sicuri che l’adozione delle nuove Linee guida per la logistica annunciate dalla Ministra De Micheli ieri, sollecitate fra l’altro dalle associazioni di categoria anche a seguito delle difficoltà espresse dagli autotrasportatori e dai portuali permetterà ai lavoratori della filiera logistica di lavorare in maggiore sicurezza. Il protocollo sulla sicurezza dei lavoratori adottato oggi dal governo prevede inoltre misure informative per i lavoratori e procedure a favore della loro tutela, fra cui i dispositivi di protezione individuale.

Il Comune di Livorno con l’assessorato porto e integrazione città-porto sta attivando una cabina di regia per monitorare giorno per giorno anche gli effetti di tenuta economica e sociale della città considerati, sia i cali già registrati nel settore traffico passeggeri (con la cancellazione già di molte navi da crociera), sia gli effetti dell’onda lunga proveniente dagli altri traffici, in particolare da quello delle auto nuove che subirà una contrazione importante.

Con l’adozione delle nuove linee guida del MIT, esprimiamo la nostra volontà altresì ad attivarci in accordi locali finalizzati alla tenuta sociale ed economica della città-porto di Livorno. In questa fase risulta necessario costituire una cabina di monitoraggio costante della situazione in porto e della tenuta sociale ed economica che ne deriva per la città. Non dimentichiamo che il porto è il principale motore economico della città e che la maggior parte dei lavoratori sono impiegati nelle imprese portuali e a quelle che fanno capo alla catena logistica integrata. Si tratta di un momento molto critico in cui ciascuno dovrà fare la propria parte al fine di sostenere le imprese e i lavoratori.
In questo contesto, non vi è dubbio che sarebbe auspicabile la predisposizione di piani di intervento da attuarsi in caso di aggravamento della situazione individuando i traffici prioritari e le operazioni minime da garantire al fine di scongiurare un eventuale blocco delle operazioni di imbarco e sbarco».

LEGGI TUTTO
Ravenna, aggiudicato l'escavo dei fondali portuali, valore dell'opera 235 milioni

 

PSA Italy

Agenzia Aldo Spadoni

MSC

AdSP Livorno

Toremar