CPL Maresca chiede l’accorpamento di Imperia-Oneglia con i porti della Liguria Occidentale

L'appello della Compagnia Portuale Maresca affinchè Imperia-Oneglia sia inserito nel processo di sviluppo e rilancio della Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
Porto Imperia
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IMPERIA – La Compagnia Lavoratori Portuali (CPL) Lodovico Maresca di Imperia-Oneglia, interviene con una nota stampa con una richiesta affinchè lo scalo “sia inserito a pieno titolo in un processo di sviluppo e rilancio, accorpandolo nella governance della Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.”

La Compagnia è impegnata da tempo nel rilancio delllo scalo “inspiegabilmente declassato dal 2002 a porto comunale” – specifica CPL Maresca – “In un contesto in cui la logistica della Liguria ambisce a diventare la porta principale del Mediterraneo, anche la dimensione di un porto come quello di Imperia-Oneglia acquisisce nuova importanza strategica”.  “Attualmente la CLP Maresca, insieme ad altri operatori autorizzati, sta lavorando duramente contro il tentativo di ridurre gli spazi operativi del porto da parte di alcuni gruppi di interesse locale, per salvaguardare l’attività dello scalo, prossimo al confine con Piemonte e Francia, e il suo contributo di riduzione del traffico pesante sull’autostrada A10.

Gli scenari climatici e geopolitici sempre più imprevedibili” – si legge nella nota- “stanno imponendo una pianificazione logistica-portuale molto flessibile, basata sull’aumento del numero di rotte e di porti scalati, per gestire le ondate dei flussi delle merci. In tale contesto, anche i piccoli porti commerciali acquisiscono un forte valore strategico per i grandi vettori marittimi, che stanno diversificando molti servizi via feeder.

Ecco perché i lavoratori della Compagnia Portuale di Imperia-Oneglia” – conclude la nota – “che da 100 anni sono resilienti ai continui mutamenti dei traffici commerciali, sono pronti a dare il proprio contributo per realizzare l’auspicio del neo-presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, di “fare della Liguria la porta d’ingresso per le merci provenienti da sud e dirette verso l’Europa, in particolare dall’Africa“.

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