PIOMBINO – Nei gionni scorsi PIM (Piombino Industrie Marittime) ha dato il via nel porto di Piombino alla fase operativa del progetto per la realizzazione del Polo delle demolizioni navali, ovvero di un centro portuale per lo smantellamento delle navi secondo i principi eco-compatibili del riciclo stabiliti dalle normative comunitarie. Dopo un iter autorizzativo durato 3 anni, è iniziata la prima fase dei lavori che prevedono la realizzazione di un sistema di raccolta delle acque. PIM è la società costituita dai cantieri genovesi San Giorgio del Porto e dal Gruppo F.lli Neri della famiglia di armatori livornesi.
I lavori segnano “l’inizio di una nuova storia per il porto di Piombino,” – fa sapere l’Autorità di Sistema Portuale in una nota – “che comincerà ufficialmente al termine di questo intervento con l’avvio delle prime commesse“.
«Siamo felici di aver ottenuto le necessarie autorizzazioni e di poter finalmente avviare la costruzione di un’opera fondamentale dal punto di vista operativo e della tutela ambientale» ha commentato l’amministratore delegato di PIM, Valerio Mulas, che ha aggiunto: «Una volta installato il sistema di raccolta delle acque, partiremo con la demolizione di alcuni cassoni. Stiamo inoltre pianificando altre attività di cantieristica navale che potranno essere avviate nel breve periodo. Il sito ha infatti enormi potenzialità e si presta a diventare un importante polo multifunzionale».
La società nell’aprile scorso aveva ottenuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale, quindi è potuto iniziare il primo step della fase operativa del progetto per le demolizioni navali: “un mercato che crescerà molto nel prossimo futuro, grazie anche all’impulso dato dalla normativa europea sul riciclo. – fa sapere l’Autorità di Sistema – “Dal 1° gennaio 2019, infatti, gli armatori registrati nell’Unione Europea devono utilizzare solamente cantieri di demolizione approvati a livello comunitario. San Giorgio del Porto è già iscritta nel Registro europeo dei demolitori navali e presto lo sarà anche PIM.
La società, in virtù di un atto di sottomissione, dispone oggi di una superficie complessiva di 103 mila metri quadrati, che includono i 468 metri di banchine. Il primo lotto, da 80 mila metri quadrati, è già stato consegnato e collaudato: sarà qui che sorgerà il primo capannone, lungo 120 metri e largo 28. PIM lavorerà ora per accelerare quanto più possibile la realizzazione di tutte le opere necessarie all’avvio a pieno regime delle attività.
«Non possiamo che essere soddisfatti – ha dichiarato Pietro Verna, Commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale– il concreto avvio delle attività di PIM proietta lo scalo in un mercato dalle enormi potenzialità e dalle ottime ricadute occupazionali».