«Sarà un processo partecipato, anzi una cooprogettazione che coivolgerà i diversi portatori di interesse» – specifica il presidente dell’AdSP del Mar Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio intervenuto all’apertura dell’anno sociale del Propeller Club Venezia.
Lucia Nappi
VENEZIA – L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale dopo la nomina dell’organismo di Partnariato della risorsa del mare, con venerdì scorso ha completato la propria governance, la prima riunione del Comitato di gestionene ha indicato il suo insediamento e poi in questo contesto la nomina del nuovo segretario generale, Antonella Scardino.
Le sfide che il sistema portuale dovrà affrontare sono rilevanti. Dei dossier aperti e degli elementi bloccati del porto di Venezia, il presidente aveva già parlato nella prima conferenza stampa tenutasi nel giugno scorso. Adesso invece in occasione del primo incontro dell’anno sociale del Propeller Port of Venice, il 10 settembre nel giardino dell’Hotel di Charme Villa Franceschi, a Mira, Di Blasio si si è rivolto al Cluster marittimo, con una lettera scritta, indicando la nuova strategia.
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Nella lettera il presidente si è detto dispiaciuto di non aver potuto essere presente all’incontro poichè sarebbe stata «la possibilità di incontrare de visu in un momento conviviale i colleghi, o meglio le persone con le quali lavoreremo insieme per la costruzione di un nuovo sistema portuale veneto – «Un dialogo franco è un punto di partenza per poter costruire relazioni durature” – ha sottolineato – che oggi nel nuovo cluster portuale sono così numerose e ardue che il lavorare insieme diventa l’elemento più importante per poterle affrontare in modo compatto.
Dopo la nomina dell’organismo di Partnariato della risorsa del mare, l’insediamento del Comitato di gestione e la nomina del segretario generale, la governance dell’ente portuale è pertanto completa,
La rilevanza straordinaria del Cluster richiede una sorta di ampliamento del team. Nel concreto la nuova visione della portualità veneta che troverà la sua espressione nel Piano Operativo Triennale 2020-2022 e 2022-2024, sarà un processo partecipato anzi una cooprogettazione che coivolgerà i diversi portatori di interesse che si rapportano con il nostro sistema portuale: i membri della Port Community, le imprese che operano nel porto e con il porto, le istituzioni che con noi dialogano o vorrebbero dialogare.
Mi aspetto dal Propeller Club Port of Venice un cotenuto di rilievo, dato che è, prima di tutto è uno spazio culturale di approfondimento e confronto su temi centrali e di attualità per il cluster.
Dato che mi preme di dimostrare con i fatti questo mio intento, il nostro ente ha aderito alla manifestazione nazionale Italian Port Days, attivandosi per poterla condividere con la Venezia Port Community, la Capitaneria di Porto, il Propeller Club che saranno partner imprescindibili. Sarà una prima prima presentazione al territorio del nostro nuovo team che si allargherà via via.
Buon vento al Propeller e al Cluster portuale veneto».
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