LONDRA – “La carenza di personale nel settore hospitality nel Regno Unito fa notizia a livello internazionale” – scrive l’economista (anglo-irlandese) di Indeed Jack Kennedy su Linked In e commentando il proprio intervento su The New York Times: «I posti di lavoro sono aumentati così rapidamente e l’offerta di candidati non è stata in grado di tenere il passo con questo incremento (…) da parte di alcuni settori industriali il dipendere da lavoratori formatisi all’estero e, che potrebbero essere partiti durante la pandemia, è probabilmente stato il nodo del problema”.
“Ma la carenza di dipendenti sta generando l’aumento della retribuzione” – ha detto Kennedy – ” i salari pubblicizzati per la richiesta di assunzioni dell’industria dell’hospitality sono in aumento in tutto il Paese. Questo solleva un interrogativo, ovvero se le altre industrie che fanno fatica a ricoprire le posizioni lavorative, seguiranno questo esempio, inoltre si domanda l’economista – “queste carenze di personale che impatto avranno sull’economia?”
L’economia del Regno Unito sta tornando ai livelli pre-pandemia, per le professionalità per cui sono offerte retribuzioni più elevate – settori tecnologici, scientifici e ingegneristici – “non ci sono problemi nonostante il calo di interesse da parte dei lavoratori europei visto che gli aspiranti dal resto del mondo mostrano un forte interesse per tali posizioni” – dice Kennedy – ” Al contrario, le occupazioni a più bassa retribuzione non riescono ad attrarre personale dall’estero come accadeva pre-pandemia. Molti settori, come quello dell’hospitality, stanno già riscontrando difficoltà. Potrebbe rendersi necessario incrementare i salari per riuscire a coprire queste posizioni”.
L’analisi è effettuta in base alle ricerche sulla piattaforma per le posizioni lavorative nel Regno Unito da parte di aspiranti candidati basati all’estero; sia in Europa, sia in Paesi extra europei: l’interesse da parte dei lavoratori basati in Europa a lavorare nel Regno Unito è in calo, e la flessione non può essere attribuita solo alla pandemia. A cinque anni dal referendum sulla Brexit, le ricerche di lavoro da parte dei lavoratori europei sono diminuite del 45%.