Fusione PSA-Sech alla luce della crisi post-Covid

Sech Genova

L’Avvocatura dello Stato avrebbe dato parere positivo, circa la possibilità di una fusione per incorporazione tra PSA Genova Pra’ e Sech, lo riporta la testata di settore ShipMag, pubblicando parte del documento. L’operazione vedrebbe PSA International, colosso di Singapore con 60 milioni di teu annui movimentati in tutto il mondo,  acquisire il controllo  in Sech, nella cui società è già presente, ma in un nuovo rapporto societario di maggioranza che andrebbe a rafforzare finanziariamente il terminal di Sampierdarena. Il parere positivo dell’Avvocatura, sussurrato informalmente da un mese tra le banchine, tuttavia non è stato confermato ancora dall’Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale, che da tempo ha congelato l’operazione in virtù dell’applicazione della legge 84/’94, che vieta la doppia concessione in un porto.

“In varie decisioni sia l’AGCM che la Commissione Europea” – scrive l’Avvocatura – “hanno ritenuto che, in linea di massima, possono ritenersi sostituibili porti che, nell’ambito dello stesso tipo di traffico merci, siano distanti tra loro dai 200 ai 300 Km” — Continua l’Avvocatura – “non riterrebbe che dall’operazione di fusione per incorporazione esaminata, il soggetto concessionario possa acquisire una posizione di mercato dominante rispetto alla catchment area”.

I prossimi passaggi che dovrebbero portare al “go ahead” dell’Authority, probabilmente entro la fine di luglio,  vedono la riunione del prossimo Comitato di Gestione, forse il 20 luglio prossimo, che valuterà la documentazione e perverrà ad una decisione. Qualora l’AdSP, ritenendosi soddisfatta del parere dell’Avvocatura, desse il proprio consenso, a quel momento potrà iniziare il processo che porterà alla creazione di una nuova società,  su cui si era già lavorato informalmente a fine 2019,  ma alla quale tuttavia mancava il passaggio fondamentale dell’atto notarile.

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Se la distorsione del mercato e l‘acquisizione di una posizione di dominanza era uno degli aspetti che  avevano alimentato le voci di chi osteggiava l’accordo, tuttavia oggi a fronte dell’impatto della pandemia da Covid, tale fenomeno si colloca in un contesto profondamente mutato. La fusione arrivando in un momento di forte perdita  dei traffici, a partire da PSA Genova Pra’ che in questi mesi ha perso molte navi,  porterebbe sicuramente al rafforzmento finanziario del  terminal Sech impegnato a fronteggiare  la crisi post-Covid.

Lucia Nappi

 

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