Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ieri, in visita alla citta e al porto di Genova, è intervenuto a palazzo San Giorgio in presenza delle istituzioni sui temi di portualità e logistica – «Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, insieme al Programma Straordinario, ci consentono di rendere il porto di Genova ancora più competitivo e sicuro» – ha specificato il premier – «È un investimento sulla città e sull’industria regionale ma anche nazionale. L’Italia è 19esima nel mondo per tempi e costi associati alla logistica anche a causa degli oneri burocratici e i ritardi nello sviluppo digitale. Dobbiamo abbattere questi ostacoli e cogliere a pieno i vantaggi offerti dagli scambi commerciali».
Su queste affermazioni è intervenuto stamani con una nota Mino Giachino, presidente di Saimare, agenzia doganale leader in Italia, con nota che riprendiamo e pubblichiamo.
“La Lezione di Draghi al mondo della logistica, diminuire le inefficienze logistiche e investire nella Nuova Diga al porto di Genova che spingerà la crescita del Paese.
Il mondo della logistica e dei trasporti, gli Enti che intervengono nei controlli alla merce importata ed esportata e gli Enti che realizzano le infrastrutture dovrebbe riascoltare bene l’intervento integrale, 13 minuti, pronunciato dal Premier Draghi ieri a Palazzo San Giorgio a Genova è disponibile sul sito di Palazzo Chigi. Una vera e propria lezione al mondo della logistica italiana.
Coloro che mettevano in discussione la importanza della Nuova Diga foranea al primo porto italiano, I responsabili dei tanti Enti che sovrintendono ai controlli alla merce importata e alla merce esportata , dovrebbero ascoltare la Lezione del Premier.
La Nuova Diga consentirà al Porto di Genova di contendere i traffici agli altri porti del Mediterraneo e darà al nostro Paese una crescita economica maggiore. Penso che chi in questi anni ha più volte sottolineato la necessità della nuova diga per poter far arrivare a Genova ,il porto più vicino al mercato del Centro Europa, le navi dell’ultima generazione come Aldo Spinelli , Marco BUCCI, Giovanni TOTI e chi scrive, abbia provato ieri grande soddisfazione .
Il mondo del lavoro dovrebbe essere il più soddisfatto in assoluto perché i porti come grande motore di crescita, in questo secolo avranno la stessa importanza che le grandi fabbriche automobilistiche hanno avuto nel secolo scorso.
La logistica Italia solo 19a nella graduatoria della Banca Mondiale deve ridurre i costi della inefficienza logistica per fare diventare il nostro Paese più competitivo .
Per la sostenibilità e per la crescita importante collegare i nostri porti alla Rete dei Corridori Ferroviari (Reti Ten-t) , dal Terzo Valico alla TAV , dal Brennero al Corridoio Adriatico, il modo migliore per servire non solo la Pianura Padana ma il mercato europeo .
Ho sentito nell’intervento di Mario Draghi riecheggiare la lezione di Cavour e i discorsi del Piano Nazionale della Logistica approvato dalla Consulta Nazionale dei trasporti e della logistica nel 2011 e 2012.
Il discorso di Draghi può esser letto anche come un indirizzo al ministro Giovannini, grande esperto di ambiente, oggi il Paese per diventare più competitivo non deve perdere tempo a fare un nuovo Piano nazionale della logistica, ma bensì accelerare la costruzione delle infrastrutture, ridurre i costi della inefficienza logistica, rendere strutturali nel Bilancio dello Stato i contributi al FERROBONUS e al MAREBONUS, due grandissime iniziative del Governo di cui ho l’onore di aver fatto parte.
Se penso a chi nel 2018 non inserì la TAV tra le opere strategiche e a chi nei mesi scorsi ha discusso la importanza della Nuova diga foranea di Genova mi vien male.
Per fortuna che c’è San Mario Draghi. Che la politica italiana ce lo conservi a lungo”.
Mino Giachino