Hapag Lloyd lascia il Porto Canale di Cagliari – Uiltrasporti Sardegna, chiede incontro a Salvini

porto Canale Cagliari mai smesso di operare

CAGLIARI – Hapag Lloyd abbandona definitivamente il porto Canale di Cagliari, il Terminal contenitori  CICT (Cagliari International Container Terminal) dal 2003 controllato da Contship Italia. La compagnia tedesca, principale cliente del Terminal, con la decisione di cancellare dallo scalo le proprie rotte, mette “a rischio il Porto Canale di chiudere i battenti tra appena trenta 30 giorni” – lo fa sapere  in una nota Uiltrasporti Sardegna per voce del segretario generale William Zonca, che in una nota scrive: “l’isola sarà tagliata fuori dai mercati con ripercussioni devastanti nell’import/export delle proprie imprese”. In particolare andranno via le linee MCA col Canada, MGX con il Golfo del Messico e Stati Uniti Orientali, MPS con gli Stati Uniti Occidentali, LEX con Mediterraneo Orientale ed Egitto.

Proprio per esporre la drammatica situazione dello scalo cagliaritano la Uiltrasporti Sardegna chiede un incontro con Matteo Salvini in occasione della sua visita a Cagliari in programma domani  2 aprile.

Contestiamo con forzafa sapere nella nota Uiltrasporti Sardegnal’imperdonabile atteggiamento del Management Contship, assente con colpevolezza da ormai troppo tempo. Denunciamo altresì quella che ormai è un’evidente fuga di Contship e della casa madre Eurokai, che per sedici anni hanno sfruttato e spremuto la realtà sarda portando a casa importanti utili di bilancio senza compiere alcun investimento importante sul Porto e lasciando in stato di abbandono un Terminal che oggi rischia di essere invendibile a causa delle imperdonabili carenze infrastrutturali e di promozione commerciale di cui è colpevole l’azionista di maggioranza. Il tutto nonostante un contratto di localizzazione di oltre 60 milioni di euro sottoscritto con le istituzioni nel 2006, che si sarebbe dovuto portare a termine entro il 2010 (data più volte posticipata fino al 2019) e avrebbe permesso al Porto Canale cagliaritano di dotarsi delle più moderne e adeguate infrastrutture che gli avrebbero consentito di lavorare con le navi di nuova generazione che un Terminal di Transhipment dovrebbe poter accogliere. Dobbiamo dedurre che una tra le più importanti realtà economico-commerciali del Sud Italia è rimasta in balia per troppo tempo di un soggetto pubblico/privato tedesco, volutamente tenuta in ostaggio e messa fuori mercato lentamente, a beneficio di altre realtà estere controllate dallo stesso soggetto”.

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La conseguenza di questo disastro – afferma Zonca – è che oltre 700 lavoratori tra diretti CICT/Contship, indiretto e indotto, saranno licenziati o dovranno fare ricorso agli ammortizzatori sociali. Si tratta dell’emergenza sociale di un intero territorio che non può essere ulteriormente ignorata”.
Per questi motivi – conclude Zonca – dopo aver chiesto a più riprese un incontro al ministro dei Trasporti Toninelli senza che a oggi vi sia stato alcun riscontro, chiederemo un incontro con il vicepremier Matteo Salvini in occasione della sua visita a Cagliari in programma il prossimo 2 aprile, per esprimere le nostre fortissime preoccupazioni sulla drammatica situazione del Porto canale di Cagliari”.

 

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