Trieste – L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, tutela la sicurezza dei propri porti alzando le barriere agli attacchi cyber. Lo scalo di Trieste “vero e proprio hub digitale” insieme a quello di Monfalcone tutelano la propria sicurezza informatica, attraverso azioni di condivisione e analisi di informazioni idonee a prevenire e contrastare attacchi o danneggiamenti alle infrastrutture IT. A tal fine, stamani, il presidente dell’ente, Zeno D’Agostino, ha siglato un protocollo d’intesa insieme alla dirigente del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale e delle Comunicazioni F.V.G. Manuela De Giorgi, anche alla presenza del questore di Trieste Pietro Ostuni.
L’attività rientra nell’ambito delle Direttive impartite dal Ministero dell’Interno volte al potenziamento della prevenzione della criminalità informatica attraverso la stipula di accordi con Enti, Operatori e Amministrazioni che forniscono prestazioni essenziali.
L’obiettivo dell’accordo è quello di incrementare la sicurezza pubblica, aumentare la cooperazione tra Authority e Polizia Postale, prevenire e reprimere i crimini informatici a vantaggio dell’intera collettività, contribuendo così al contenimento degli impatti operativi derivanti da interruzioni dei servizi erogati attraverso sistemi informatici e di telecomunicazioni.
Il Porto di Trieste oggi non è solo il primo in Italia per tonnellaggio totale e numero di treni, ma si configura come un vero e proprio hub digitale” – spiega l’AdSP in una nota – “Per garantire competitività, lo scalo è collegato a tutte le piattaforme logistiche regionali con cui forma un sistema integrato e digitalizzato grazie al Port Community System, una piattaforma per una migliore gestione informatizzata del traffico delle navi, dei mezzi, delle merci che include anche una completa digitalizzazione di tutta l’operatività su rotaia in area portuale”.
Lo scalo è inoltre dotato di un’infrastruttura di connettività in banda larga (fibra ottica), integrata con una rete di connessione WI-FI ad alta velocità.
In virtù di tali caratteristiche, i sistemi informatici e le reti telematiche di supporto alle attività svolte dall’Autorità Portuale sono da considerare infrastrutture sensibili di interesse pubblico.
L’accordo sottoscritto sarà implementato con azioni volte ad incrementare la cyber sicurezza, anche attraverso collaborazioni e condivisione di procedure e di informazioni idonee a prevenire attacchi, danneggiamenti o minacce che possano pregiudicare la sicurezza delle infrastrutture informatiche dell’Autorità Portuale.
In caso di incidente informatico, la Polizia Postale e l’Autorità Portuale collaboreranno per l’identificazione dell’origine dell’attacco, realizzando altresì attività di comunicazione reciproca per fronteggiare la contingente situazione di crisi.
E’ prevista, inoltre, la possibilità di realizzare formazione congiunta, nei rispettivi ambiti di competenza, volte alla diffusione della cultura della cyber sicurezza e all’accrescimento professionale reciproco.
“Ora più che mai dobbiamo tenere alta la guardia contro simili attacchi che non risparmiano uno dei settori chiave della nostra economia” – ha dichiarato Zeno D’Agostino – “Il mondo dei trasporti e della logistica e infrastrutture per la cyber sicurezza sono probabilmente molto più importanti di tante altre infrastrutture tradizionali che abbiamo in porto. Per questo risultano fondamentali azioni preventive e il protocollo siglato oggi va proprio in questa direzione, permettendoci di migliorare ancora di più l’efficacia delle attività di contrasto alla criminalità informatica. Oltre all’innalzamento dei livelli di sicurezza cibernetica del porto, il nostro impegno è di investire molte risorse soprattutto in ambito formativo, nella ricerca e nell’innovazione”.