GENOVA – Sciopero dei lavoratori nel porto di Genova al terminal Grandi Navi Veloci, proclamato dalle sigle sindacali – Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti per il prossimo 3 ottobre. Al centro delle agitazioni problemi legati alla sicurezza riguardanti l’ancoraggio dei semirimorchi, in particolare un episodio relativo a giovedì scorso, non in linea, secondo i sincati con le normative internazionali:
“Siamo venuti a sapere – si legge nella nota sindacale – che a bordo della nave Allegra i lavoratori hanno riscontrato gravi carenze sulla sicurezza e hanno chiamato gli RLS di sito e gli organi competenti. Questi ultimi hanno riscontrato anomalie e da quanto ci risulta hanno fatto al comando nave segnalazioni di difformità e carenze trovate a bordo. Dopodiché l’azienda Gnv per “superare” le mancanze sulla sicurezza ha pensato bene di sostituire i lavoratori della Culmv con proprio personale a tempo determinato“.
Second la compagnia le carenze di sicurezza non ci sarebbero state, in particolare GNV specifica che in relazione “alle disposizioni del manuale in dotazione alla nave, il cargo securing manual, aggiornato nel corso dell’anno in applicazione delle norme internazionali di riferimento e approvato dalle autorità competenti. GNV ritiene quindi che lo sciopero sia basato su elementi errati, dunque assolutamente ingiustificato“.
Riguardo all’ancoraggio dei semirimorchi, “va osservato – tiene a precisare GNV – che quest’anno sono stati rivisti i cargo securing manual delle navi, approvati da tutte le autorità competenti, sia italiane che internazionali, che specificano le nuove condizioni di rizzaggio. Queste ultime prevedono che, per ancorare i semirimorchi, debbano essere utilizzati appositi cavalletti presenti a bordo delle navi e non le zampe del semirimorchio stesso. È una procedura internazionale correntemente applicata alle navi ro/ro, dovuta al fatto che le zampe dei semirimorchi, brevettate per lo stazionamento sulla terra ferma, non sono strutturate, al pari del ponte della nave, per reggere le accelerazioni e le sollecitazioni a cui i mezzi sono sottoposti in nave. Al fine di garantire lo stazionamento a bordo in condizioni di sicurezza, le navi sono dotate quindi di cavalletti e di altri dispositivi brevettati allo scopo”.