F2I acquista Porto di Carrara Spa facendo così ingresso nel settore portuale.
MILANO – Il fondo F2i, Fondi italiani per le infrastrutture, ha fatto il suo ingresso nel settore portuale. F2i, società di gestione del risparmio fondata nel 2007, è guidata dall’amministratore delegato Renato Ravanelli ed ha tra i suoi azionisti fondazioni di origine bancaria, casse di previdenza, fondi pensione e istituzioni bancarie, nazionali e internazionali.
F2i ha reso noto di aver finalizzato l’acquisizione di Porto di Carrara Spa (PDC Spa). Il gruppo PDC Spa gestisce i terminal nei porti di Marina di Carrara, Marghera e Chioggia anche tramite le controllate Multiservice S.r.l e Transped S.r.l. e, movimenta 5 milioni di tonnellate di rinfuse solide all’anno. L’operazione quindi vede l’acquisizione da parte di F2i delle quote di maggioranza detenute dall’armatore Enrico Bogazzi e quelle di minoranza della cooperativa di servizi portuali Ciclat. L’investimento è stato realizzato attraverso il terzo fondo F2i, assistito da Venice Shipping and Logistics (VSL) in qualità di advisor industriale.
F21 fa sapere di volere “proseguire nel solco operativo segnato dall’azionista di controllo uscente che ha saputo fare di gruppo PDC uno dei principali poli portuali italiani”– Specifica in una nota il fondo: “PDC Spa rappresenta uno dei principali hub portuali italiani e opera nel settore strategico dell’approvvigionamento di alcune delle principali filiere industriali italiane. Attraverso i terminali del gruppo PDC passano infatti la maggior parte degli approvvigionamenti siderurgici per i distretti di Brescia, Verona e Vicenza, i cereali destinati alla trasformazione nei distretti industriali alimentari della Pianura Padana e il marmo e le pietre destinate ai distretti lapidei di Carrara e Verona. Il gruppo ha chiuso il 2018 con circa 59 milioni di euro di ricavi consolidati”.
Renato Ravanelli, amministratore delegato, del fondo ha commentato così la conclusione dell’operazione:“F2i ha deciso di entrare nel settore dei terminali portali per rinfuse perché si tratta di un’infrastruttura vitale per l’approvvigionamento delle filiere industriali italiane e uno snodo strategico per l’attività economica del Paese” ha concluso Ravanellli – “Si tratta di un comparto frammentato, con molti operatori di piccole dimensioni: F2i, fedele alla sua missione di aggregatore in settori strategici per la nostra economia, si candida a creare un campione nazionale a controllo e gestione italiana, che garantisca anche la neutralità d’accesso a infrastrutture strategiche quali i porti. La nascita campione italiano è estremamente importante per alimentare il ruolo del nostro Paese nell’economia mondiale, anche alla luce dell’impatto che avrà sugli scambi internazionali via mare la Belt and Road Initiative in cui l’Alto Adriatico rappresenta uno snodo cruciale”