Le fiamme sono ancora presenti in alcune strutture che sono diventate pericolanti e per questo è rischioso intervenire per gli uomini dei Vigili del Fuoco. Sul posto è arrivata anche la ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli.
ANCONA – Ci potranno volere ancora due giorni per spengere completamente l’incendio che stanotte è divampato nel porto di Ancona, in un area di 40 mila metri quadri. Il rogo è circoscritto ma non ancora domato e sta tenedo impegnati decine di mezzi e di Vigili del Fuoco. La massiccia colonna di fumo non si è fermata e si muove a secondo del cambiare del vento.
Le fiamme sono presenti in alcune strutture che sono diventate pericolanti e per questo è rischioso intervenire per gli uomini dei Vigili del Fuoco. Fortunatamente non c’è stata nessuna vittima e nessun ferito, ma cresce l’apprensione per la qualità dell’aria, tanto che anche domani resteranno chiuse le scuole della città. In corso di accertamento le cause.
L’effetto del fumo sta avendo ripercussioni su tutta la città con grande preoccupazione da parte delle istituzioni per la salute della cittadinanza, la Fiom Cgil ha da subito fatto richiesta di «sospensione immediata di tutte le attività produttive in area portuale, tra cui quelle della cantieristica che riguardano migliaia di persone» si legge in una nota firmata dal segretario generale della Fiom Marche, Tiziano Beldomenico.
Sul posto è arrivata anche la ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli: «Ci saranno posti per demolire e per ricostruire» ha detto De Micheli -«faremo una valutazione insieme all’Autorità Portuale come agire con le risorse necessarie» – «Dopo l’incendio metteremo a disposizione del porto di Ancona tutto quanto necessario come è giusto che sia».