Inchiesta Genova, Cozzi: «Mai espresso una valutazione sull’equità della durata di una concessione»

L'ex procuratore capo di Genova interviene con alcune precisazioni.
Francesco Cozzi

GENOVA – L’ex procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, oggi difensore civico, in una nota ha tenuto a precisare di «non avere mai espresso una opinione sulla equità della durata di una concessione portuale» rispetto a quanto contenuto nella memoria difensiva del presidente Toti.

Scrive Cozzi: «In merito ad un passaggio riportato nella lunga memoria difensiva consegnata ai pubblici ministeri per il presidente Giovanni Toti, riguardo a una mia valutazione sulla equità della durata di una concessione portuale, dichiaro e ribadisco di non avere mai espresso una opinione come quella a me attribuita, come, peraltro, si evince chiaramente proprio dall’articolo del Corriere della sera del 12 maggio scorso indicato nella memoria di cui sopra.
Non avevo, del resto, né ho alcuna competenza o titolo per dare valutazioni sulla congruità o meno della durata di quella o altre concessioni pubbliche, né, comunque, sarebbe stato o sarebbe opportuno farlo.
Questo solo per chiarezza di informazione.

Anche quando non è in servizio il magistrato è e resta indipendente come l’avvocato e la bussola di riferimento è pure per loro sempre e solo la legge e la loro legittimazione a esprimere proprie valutazioni su casi e questioni si basa sulla propria competenza tecnica specifica: questa, e solo questa, conferisce credibilità alle valutazioni.

Conclude l’ex procuratore capo: «Nel caso di specie solo gli organi tecnici competenti per legge a istruire e decidere possono formulare valutazioni imparziali sul contenuto e durata di pubbliche concessioni».

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