Iran, esplosione porto Shahid Rajaee: 40 morti, a fuoco i container di fuel per i missili balistici

esplosione Shahid Rajaee
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Sale a 40 il bilancio delle vittime della violentissima esplosione che, sabato 26 aprile, ha squarciato il porto iraniano di Shahid Rajaee, nello stretto di Hormuz. Le autorità iraniane hanno fatto sapere che il numero accertato delle persone rimaste uccise, è pertanto salito a 40, mentre sono oltre 1000 i feriti e 6 i dispersi. Non si esclude che i numeri possano ulteriormente salire.

Shahid Rajaee è il principale hub container iraniano da cui transitano oltre l’80% del traffico di container nazionale e oltre il 70% delle merci in entrata e in uscita del Paese, nonché passaggio strategico per il commercio globale del petrolio.
L’esplosione ha danneggiato diversi edifici nell’area ed ha causato un violento incendio, tuttavia gli impianti petroliferi non sono stati colpiti dall’esplosione. Alcune riprese aeree hanno mostrato che almeno tre aree del porto sono state devastate dall’esplosione e dalle fiamme. Non sono stati confermati danni alle navi né vittime tra gli equipaggi.

LE CAUSE

Le autorità iraniane non hanno ancora ufficializzato le cause dell’esplosione. Tuttavia il portavoce dell’organizzazione iraniana per la gestione delle crisi, Hossein Zafari, ha dichiarato che l’incidente sarebbe dovuto alla scarsa conservazione delle sostanze chimiche nel terminal container di Shahid Rajaee. Il portavoce ha specificato che, nel corso di precedenti visite, aveva già inviato avvertimenti al porto in merito alle condizioni di sicurezza per lo stoccaggio delle sostanze chimiche.

Secondo la società di consulenza britannica per la gestione dei rischi marittimi, Ambrey, i container interessati all’esplosione avrebbero contenuto combustibile solido destinato ai missili balistici.
“L’incendio è stato causato dalla gestione impropria di un carico di combustibile solido destinato ai missili balistici iraniani” –hanno dichiarato gli esperti di Ambrey, specificando di essere a conoscenza che, nel marzo scorso, una nave battente bandiera iraniana aveva scaricato nel porto “un carico di carburante per razzi a base di perclorato di sodio”.

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