L’ambizione intermodale di Mercitalia nel porto di Livorno, 12 milioni in 5 anni

Guerrieri Mercitalia

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e Mercitalia Shunting & Terminal annunciano l’avvio del nuovo servizio di manovra ferroviaria nel comprensorio livornese – Primo incontro del presidente dell’AdSP Luciano Guerrieri con la stampa, occasione per fare il punto e tracciare le linee dei prossimi 5 anni.

Lucia Nappi

LIVORNO – Oggi prende avvio a Livorno il nuovo servizio di gestione unica della manovra ferroviaria comprensoriale Livorno/Calambrone e Livorno/Darsena di cui Mercitalia Shunting & Terminal è l’operatore unico.
L’attivazione del servizio è stata presentata a palazzo Rosciano dall’ AdSP dal presidente Luciano Guerrieri e dall’amministratore delegato di Mercitalia Shunting & Terminal, Livio Ravera.
Si tratta di un nuovo servizio con gestore unico individuato a seguito di gara effettuata nel 2019” – ha annunciato il presidente Guerrieri al primo incontro con la stampa dal momento del suo insediamento a Palazzo Rosciano – “un’iniziativa che l’Autorità di Sistema ha avviato negli anni scorsi ed ha prodotto questo risultato importantissimo, in termini di competitività per il nostro porto, andando ad accentuare la capacità intermodale di Livorno”.

Il servizio avviato stamani, pertanto, rientra nell’ampio progetto di sviluppo del porto di Livorno e del suo comprensorio messo in campo dall’Authority per i prossimi 5 anni anni, con target il 2026: “un sistema progettuale complessivo, con attività strettamente interconnesse tra loro finalizzate alla crescita del porto di Livorno” spiega Guerrieri. Una progettualità fatta di servizi e infrastrutture logistiche di terra (soprattutto ferroviarie) e di mare con la nuova Darsena Europa attraverso la quale lo scalo toscano mira a raggiungere un grado maggiore di competitività.

Il CONTRATTO GUARDA AL FUTURO

La concessione per una durata di cinque anni è delineata da un contratto che prevede gli sviluppi futuri del porto e dell’area a terra:  “Nel contratto è già previsto quello che avverrà successivamente, l’Autorità di Sistema è stata lungimirante e la procedura di gara ha tenuto di conto dei possibili sviluppi futuri”. La società si occuperà dei servizi connessi alla movimentazione di carri o convogli dal porto verso l’Interporto di Guasticce tramite lo Scavalco della linea Tirrenica, dal momento in cui questo entrerà in esercizio. Così come dei servizi di ultimo miglio ferroviario con “la possibilità della trazione in linea con il collegamento anche con destinazioni nella regione quindi non solo nell’immediato del porto o del comprensorio”.

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Questo fa parte dei sistema del ferro, non soltanto del miglioramento infrastrutturale che sta venendo avanti e delle nuove infrastrutture che si stanno preparando per meglio collegare in termini di accessibilità ferroviaria il porto e i mercati. Un capitolato che tiene di conto delle osservazioni di operatori, imprese portuali e caricatori

12 MILIONI DI EURO IL VOLUME DI AFFARI PREVISTO

In questo matrimonio operativo con il porto di Livorno, Mercitalia ha investito molto: “un servizio guadagnato con un forte ribasso” – sottolinea l’a.d. dell’azienda ferroviaria – “frutto di una gara in cui ci siamo messi in discussione dal punto di vista della nostra efficienza e del modello di esercizio” –  nell’ottica dello sviluppo futuro “in 5 anni è previsto un volume di affari vicino ai 12 milioni di euro”. Dall’attuale 20% di traffici intermodali che confluiscono oggi in questi servizi, all’aumento dei volumi  che lo scalo promette di sviluppare. Il 2020, anno difficile a causa della pandemia,  il sistema ha fatto più di 2 mila treni. Quali sono gli obiettivi della crescita? “Non dico i numeri dell’ambizione” – specifica Ravera – “ma l’ambizione esiste, ci consideriamo un partner di lunga durata dell’AdSP di Livorno e siamo pronti anche a seguirlo nei suoi sviluppi”.

A tracciare le linee della crescita interviene Giorgio Mainardi, responsabile servizi integrazione porto-interporto in Authority: “Abbiamo garantito un servizio che è sempre stato regolare che non ha mai subito ritardi defezioni, nonostante che nel 2020 e, nell’anno in corso ci saranno delle limitazioni” – “Per la crescita futura stiamo già registrando importanti richieste da parte degli operatori per l’anno a venire, che avevamo programmato e che ci porterà, mi auguro, nei prossimi 2-3 anni a superare la doppia cifra nell’aumento dei treni” –

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Per raggiungere questi obiettivi Mercitalia ha pertanto incrementato le risorse a disposizione del comprensorio ferroviario livornese un servizio operativo sette giorni su sette, con una forza lavoro di 29 persone, 4 macchine a disposizione da subito: di cui 3 macchine di potenza media (di 500 cv) 1 macchina da 1.400 cv. Poi quando sarà pronto lo Scavalco, 1 macchina aggiuntiva di potenza maggiore (di 3.100 cv) – “che in gara tanto ci ha fatto sudare per reperirla” – sottolinea il manager- “in grado di soddisfare il servizio a favore dell’Interporto di Guasticce” e che coprirà il tragitto dello Scavalco ferroviario fino all’Interporto Vespucci.

L’investimento in locomotive è l’Asset preponderante dell’attività argomenta Ravera – “queste hanno costi importanti se paragonati ai ricavi che i contratti di manovra generano, quindi dobbiamo fare molto bene i conti, non sono attività con margini da start up importanti”.

La sicurezza, tema centrale
“La gara richiedeva il possesso di requisiti organizzativi di qualità che sono la premessa alla riduzione del rischio che un’attività pesante e impattante sulle persone come la manovra genera” – “Siamo impegnati a garantire qualità rimanendo su standard molto elevati per quanto riguarda la sicurezza. Investiamo molto sulle persone, abbiamo una struttura dedicata alla formazione continua”.

“Cinque anni” conclude il presidente Guerrieri, “il traguardo è il 2026, data importate, entro questa data la sfida è quella di avere pronte tutte le infrastrutture di terra con l’accessibilità e di mare quindi la Darsena Europa” –  Sfida non facile – Progetti e sfide future tracciate dal presidente Guerrieri nel prossimo aggiornamento di  Corriere marittimo.

 

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