L’arrivo di Msc Seaside difronte alla Laguna – Venezia, i nodi ancora da sciogliere

Msca Seaside

MSC Crociere ha confermato il porto lagunare per la ripresa delle attivitá  crocieristiche.

Lucia Nappi

VENEZIA – Msc Seaside difronte alla Laguna di Venezia nell’attesa di andare all’attracco a porto Marghera, la nave in situazione pre-Covid era dedicata ai traffici nei Caraibi con partenze da Miami, la compagnia MSC Crociere al momento non ha ancora annunciato la ripresa delle attività per questa nave. La compagnia ha all’attivo MSC Grandiosa che sta navigando in Mediterraneo occidentale e da Pasqua ha annunciato la ripartenza delle crociere anche per la Grecia.

Segnale positivo per Venezia è comunque che MSC Crociere abbia confermato il porto lagunare per la ripresa delle attivitá  crocieristiche, ma la presenza di MSC Seaside davanti alla Laguna apre una riflessione sui molti problemi che affliggono Venezia. Partendo dalla questione delle Grandi Navi, a distanza di molti anni dal decreto Clini-Passera, uno dei nodi cruciali ancora da sciogliere, insieme alla  manutenzione strutturale dei canali di accesso alle banchine portuali, il cui ridotto  pescaggio negli anni ha prodotto un drastico calo dei traffici e della logistica. Senza considerare il sistema del Mose, che in questi giorni a causa della frequente alta marea è in funzione molto spesso, pertanto per le navi si riduce la possibilità di fare accesso al porto.

Crociere 
La ripresa delle crociere a Venezia al momento vede in pista una soluzione provvisoria, le navi potranno lasciare il bacino di San Marco e la Giudecca per dirigersi all’approdo a porto Marghera, al Terminal TIV – Terminal Intermodale Venezia che fa parte del gruppo MSC, e dove attraccano le navi portacontainer, un totale di 4 banchine per oltre 1.000 metri.
E’ ferma l’ipotesi che vede Venezia ancora “home port” e le navi approdare fuori dalla laguna al port-offshore, zona Cavallino-Treporti, il progetto c’è ed è quello firmato dalla società Duferco, ma che non trova il consenso del Comune di Venezia e della Regione Veneto.

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I lavoratori del porto
I lavoratori portabagagli in cassa integrazione da marzo, da mesi chiedono lavoro, lamentando precariato senza tutele, calo dei traffici (causa Covid) con manifestazioni e appelli al Governo, alle Istituzioni locali per individuare delle soluzioni in tempi brevi per far ripartire le crociere e i traffici commerciali a Venezia. Pertanto accessibiltà nautica in sicurezza affinchè le navi di nuova generazione possano entrare anche a Venezia e, non meno importante, evitare la commistione dei traffici commerciali e turistici all’interno dei terminal portuali.

Nell’anno segnato dalla pandemia nei porti lagunari il traffico passeggeri dei traghetti ha subito una flessione pari al 76%, mentre quello crocieristico è rimasto praticamente fermo (-99,6%), il porto ha perso globalmente 2,5 milioni di tonnellate di merce movimentata pari al -10,3%.

 

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