L’Ufficio statistico dell’Unione Europea (Eurosat) fornisce le prestazioni dei porti degli Stati marittimi membri, su base delle tonnellate di merci movimentate. L‘Italia registra tra le peggiori performance.
BRUXELLES – Nel secondo trimestre del 2020 le merci movimentate dai porti europei hanno subito un calo del 17,0% di volumi, rispetto allo stesso periodo del 2019. Trimestre archiviato con 755 milioni di tonnellate di merci movimentate. Un calo sostanziale che, secondo i dati forniti da EUROSAT, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea, è da attribuire “molto probabilmente alla pandemia COVID-19 e al successive restrizioni messe in atto nell’UE e nel mondo”.
La notizia negativa è che l’Italia si posiziona al secondo posto tra i peggiori (totalizzando – 40,5%) solo dopo Malta (-50,8%). Nel podio dei migliori siedono solo due Paesi che non sono in perdita: la Croazia +10,2%, la Norvegia +2,7% ed un lieve incremento per l’Estonia +0,6%. Gli altri stati membri marittimi hanno messo a segno un decremento significativo: Lettonia (-32,8%), Portogallo (-22,6%) e Slovenia (-20,1%). Cali del 9% o più sono stati registrati in altri 13 Stati membri dell’UE, nonché nel Regno Unito. In Danimarca e Svezia il calo è stato rispettivamente di -1,6% e -1,0%.
EUROSAT è l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea – direzione generale della Commissione europea che raccoglie ed elabora dati provenienti dagli Stati membri dell’Unione europea a fini statistici, promuovendo il processo di armonizzazione della metodologia statistica tra gli Stati stessi.