LIVORNO – Il lavoro di qualità come obiettivo centrale dello sviluppo del porto di Livorno e della catena logistica integrata nel perdurare della crisi che ha colpito il settore logistico e portuale – è il tema di cruciale all’attenzione dell‘amministrazione comunale di Livorno. L’assessora al porto, Barbara Bonciani, in un intervento, che pubblichiamo di seguito, auspica ad un percorso congiunto di comunità città -porto, condiviso da istituzioni portuali, cluster marittimo e organizzazioni sindacali per definire le strategie di medio lungo periodo capaci di garantire il lavoro e mantenere la tenuta sociale della città.
Scrive l’assessora Bonciani:« In un momento storico come quello che ci troviamo a vivere, caratterizzato da una crisi sanitaria ed economica che sta creando effetti importanti sull’economia e il lavoro, sia portuale, sia legato alla catena logistica integrata, la città e il porto (istituzioni portuali, cluster e organizzazioni sindacali) devono unirsi e fare comunità al fine di definire strategie di medio lungo periodo capaci di garantire il lavoro e mantenere la tenuta sociale della città.
Anche notizie di stampa – sottolinea Bonciani – evidenziano situazioni di precarietà e carenza di dignità del lavoro che non possono essere accettate dalla città-porto di Livorno, ma che necessitano di essere affrontate in un quadro conoscitivo completo e in chiave futura, vale a dire guardando alle opportunità di investimento che verranno introdotte dalle infrastrutture a mare e a terra (Darsena Europa e collegamenti ferroviari) . Soprattutto, la questione lavoro dovrà essere affrontata con quel senso di responsabilità che caratterizza le comunità portuali.
Il perdurare della crisi che ha colpito il settore logistico e portuale incide in modo determinante sul lavoro; ciò considerando il calo dei traffici portuali, che se pur in parte ripreso da settembre scorso, registra valori inferiori di circa il 20% rispetto all’anno precedente. Le aziende del settore portuale e logistico hanno dovuto far ricorso a strumenti di smart working e ad ammortizzatori sociali, poiché la crisi del manifatturiero, con il lock down e le gravi difficoltà incontrate via via dai più importanti Paesi esteri, storici partners commerciali per l’Italia, sono andate a incidere su di una situazione già complessa dell’offerta del porto di Livorno, specie in campo liner. Situazione più volte rappresentata dalle associazioni di categoria , nelle varie Cabine città-porto attivate dall’Amministrazione comunale, caratterizzata dalla perdita di importanti servizi di linea su aree di riferimento per gli scambi con l’estero, per i noti limiti infrastrutturali del porto di Livorno.
A fronte di ciò, il momento attuale assume una valenza anche fortemente positiva e di grande attesa per la città di Livorno. Questo, grazie ai fondi aggiuntivi del MIT sulla Darsena Europa e al commissariamento dell’opera che inciderà, in termini di semplificazione e di tempi sulla realizzazione.
A fronte di questo scenario – specifica l’assessora Bonciani – risulta necessario riattivare un percorso congiunto di comunità che guardi all’immediato, per quanto riguarda la gestione dell’emergenza, ma che sappia portare con sé una visione futura. Nelle varie Cabine di regia città-porto che si sono succedute da aprile 2019 ad oggi, la questione del lavoro ha avuto un rilievo centrale, compresa quella afferente al lavoro portuale, con la richiesta ad Adsp MTS di definire e approvare quel Piano dell’Organico del porto (approvato a dicembre 2019) che costituisce lo strumento innovativo, con cui la legge di riforma dei porti, ha voluto dare particolare attenzione proprio al lavoro portuale. Con questo strumento, il legislatore ha voluto infatti porre attenzione alle problematiche e alle possibili crisi in materia di lavoro portuale, introducendo uno strumento capace di dare flessibilità e sicurezza ai lavoratori, ma anche di migliorare la loro professionalità, garantendo un futuro dignitoso e di qualità.
Il lavoro di qualità come obiettivo centrale dello sviluppo del porto e della catena logistica integrata – Questo l’obiettivo annunciato dall’amministrazione comunale di Livorno, l’assessora al porto, Barbara Bonciani ha sottolineato che è “sulla qualità del lavoro sarebbe doveroso concentrarsi, anche guardando al futuro, ai processi di semi-automazione che interesseranno la Darsena Europa e in generale a quelli afferenti all’ innovazione e trasferimento tecnologico, da attivare a supporto della catena logistica integrata al porto. In altre parole, il momento attuale non può che spingerci a fare comunità con una visione futura del porto, della città e della logistica che sappia creare nuova occupazione, riqualificare le professioni di oggi per domani e fornire nuove opportunità alle generazioni che verranno. Su questo, l’Amministrazione comunale continuerà a svolgere un ruolo attivo a difesa e sostegno della tenuta sociale della città e dello sviluppo del sistema città-porto-retroporto, in sinergia e a supporto delle istituzioni portuali e degli stakeholder. La recente presentazione da parte del Sindaco Luca Salvetti del piano Recovery plan di Livorno che comprende anche alcuni progetti nel campo della ricerca e dell’innovazione applicata alla logistica, nell’ottica di attrazione di investimenti privati e di attivazione di sinergie pubblico-privato nel trasferimento di tecnologie orientate al futuro della portualità e della logistica, costituisce parte centrale di questo percorso”.