Livorno, Bonciani: Innovazione, capitale umano e crescita di competitività del sistema città-porto

Barbara Bonciani

LIVORNO – “ll territorio livornese vive una fase di rilancio importante, con i fondi attribuiti dal Ministero dei trasporti al progetto di espansione a mare del porto di Livorno che porterà ad un aumento dei traffici, permettendo l’ingresso di navi di nuova generazione che oggi non sono in grado di scalare il nostro porto; il commissariamento di Darsena Europa e, il finanziamento delle connessioni ferroviarie, oltre che il potenziamento del retroporto costituiscono opportunità rilevanti per il territorio.

Con queste parole  Barbara Bonciani, assessora del Comune di Livorno con deleghe a Porto e Integrazione porto-città, che è anche membro del Comitato Scientifico RETE, ha aperto la Tavola Roronda dal titoloLivorno: l’ecosistema porto-città-territorio-comunità logistica, lavoro e portualità: una visione innovativa per il futuro”  – Incontro svolto in streaming il 20 marzo e promosso dal Comune di Livorno (come già anticipato da Corriere marittimo ) in collaborazione con l’Associazione internazionale per la relazione fra porto e città RETE (di cui il Comune è socio collaboratore) e il CNR IRISS di Napoli.

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Bonciani ha sottolineato come ai fini della competitività del sistema città-porto di Livorno sia necessario garantire che tali infrastutture siano supportate da investimenti e azioni volti a rafforzare i corridoi e l’efficienza logistica del territorio, considerando la logistica un valore e non un costo per la competitività dei prodotti. “Le infrastrutture da sole non basteranno a promuovere la competitività” – ha detto – “ma serviranno investimenti in innovazione, oltre che lavoro e capitale umano adeguato. L’ottimizzazione e l’efficientamento delle infrastrutture sarà possibile solo in presenza di capitale umano altamente formato in grado di governare i processi di innovazione tecnologica”.

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Per questo sarà necessario:

  • Aver chiaro lo scenario economico e internazionale in cui le nuove infrastrutture prenderanno forma (effetti dei processi globali sul mondo portuale e della logistica e strategie di rilancio).
  • Favorire strategie orientate ad una organizzazione integrata del ciclo logistico, mettendo a sistema portualità e logistica e industria, facendoli dialogare e rendendo la logistica più performante a sostegno della portualità.
  • Tenere conto che le infrastrutture da sole non saranno in grado di rispondere alla richiesta di lavoro del territorio, ma che si dovranno attivare progetti e investimenti al fine di supportare il processo in atto e creare occupazione. In questo processo il supporto della terza missione dell’università può essere di grande aiuto. Ricordo che sul territorio, sia l’Università di Pisa, sia la Scuola Superiore Sant’Anna lavorano in modo attivo sul trasferimento tencologico e innovazione dei processi di automazione legati alla logistica.
  • Necessario attivarsi per arrivare pronti all’automazione portuale e retroportuale. I processi di innovazione tecnologica e automazione, che introducono efficenza e flessibilità, interessano sia la portualità, per la gestione della movimentazione dei mezzi sul piazzale (semiautomazione), sia la logistica (utilizzo robot nei magazzini) /automazione dell’intralogistica (veicoli autonomi e logistica esterna). Processi che stanno già modificando il modo di lavorare e che devono essere compresi, perché possano diventare, non solo elementi di criticità per gli effetti sul taglio del lavoro, ma opportunità di sviluppo e occupazione.

Infine concluso l’assessore al porto: “Sarà determinante il peso e il valore che sapremo dare al LAVORO e al CAPITALE UMANO nel futuro della nostra portualità. Il lavoro è un asset fondamentale nel settore portuale e della logistica.
In termini generali, l’introduzione dell’automazione in ambito portuale e logistico si caratterizza per un aumento di efficienza, produttività e affidabilità che si riversa sul lavoro in termini di richiesta di maggiore flessibilità, oltre che di riorganizzazione e qualificazione/riqualificazione delle risorse umane”.

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