FIRENZE – Dopo 23 anni torna alla Regione Toscana la gestione delle porte Vinciane, le chiuse che separano il Canale Navicelli di Pisa dalla Darsena Toscana del Porto di Livorno. Con l’atto firmato dall’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli e dall’assessore Andrea Serfogli in rappresentanza del Comune di Pisa, le ‘porte’, la cui gestione nel 1994 fu assegnata al Comune di Pisa, tornano di competenza regionale e, più precisamente, entrano a far parte delle competenze dell’Autorità portuale regionale, che già si occupa di vie fluviali navigabili – come il Canale Burlamacca a Viareggio- oltre che dei porti commerciali regionali di Viareggio, Isola del Giglio, Porto Santo Stefano e Marina di Campo.
“Il passaggio della gestione all’Autorità Portuale regionale è una garanzia per tutti – ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – e sono certo che l’Autorità saprà portare avanti questo impegno con rigore ed equilibrio. In passato ci sono state spesso controversie, ma credo che questa fase sarà superata grazie al sistema di gestione che l’Autorità utilizzerà per il futuro: aperture e chiusure calibrate e interventi periodici di pulitura dai sedimenti per prevenire l’insabbiamento”.
La riconsegna formale della ‘chiave’ delle porte vinciane avverrà entro il 31 luglio di quest’anno. Prima il Comune di Pisa provvederà a riportare le porte alla piena efficienza con interventi che verranno effettuati dalla società Navicelli SpA e saranno finanziati dalla Regione Toscana con uno stanziamento di 430.000 euro. I lavori dovranno concludersi entro il 27 luglio 2017. “Tra maggio e luglio – ha spiegato Ceccarelli – le porte saranno chiuse per lavori di rimozione delle vecchie strutture e installazione di nuove. Questo intervento sarà una tantum e servirà per far in modo che all’Autorità portuale regionale le porte arrivino in gestione perfettamente funzionanti”.
La gestione delle Porte vinciane in passato ha più volte generato discussioni perchè la loro apertura permette alle imbarcazioni di passare dal mare al Canale Navicelli attraversando solo un breve tratto dello Scolmatore, ma allo stesso tempo può contribuire all’insabbiamento del Porto di Livorno a causa del depositarsi sul fondo della Darsena Toscana dei sedimenti portati dallo Scolmatore dell’Arno.
“Con questo accordo chiudiamo una diatriba più di carattere formale che altro – ha speigato l’assessore pisano Andrea Serfogli – A Pisa va bene che il soggetto gestore delle porte sia l’Autorità portuale regionale ed anche gli operatori della cantieristica sono stati rassicurati dall’investimento fatto dalla Regione per consentire il ripristino della funzionalità delle chiuse. Il passaggio dal Canale Navicelli alla Darsena Toscana sarà garantito con gli stessi orari precedenti e la garanzia di questo servizio è importante per un’area che sempre più sta attraendo nuove aziende. Mi sembra che sia stata trovata una soluzione ottimale per rassicurare le imprese che operano sui Naviceli e tutelare anche il Porto di Livorno”. “La rimanente parte del canale – ha aggiunto l’assessore – continuerà ad esser gestita dal Comune tramite la Navicelli. Si attende la conclusione della foce armata del lo scolmatore per la quale i lavori dovrebbero terminate entro la fine dell’anno e la realizzazione del nuovo ponte di Calambrone per poter avere l’immissione diretta in mare del canale dei Navicelli”.