Intervista a Monica Bellandi, dirigente Terminal Darsena Toscana – Ultimati i lavori nel canale portuale a Livorno, iniziata la fase delle verifiche – La riorganizzazione aziendale in TDT, il nuovo ruolo assunto da Bellandi alla guida dei “Progetti Istituzionali” e l’arrivo del nuovo Terminal manager, Giovanni Benedetti.
di Lucia Nappi
LIVORNO – «Nel canale portuale sono in corso le ultimissime verifiche tecniche, questa settimana dovrebbe essere sancita la fine dei lavori con il risultato raggiunto». Lo spiega Monica Bellandi, dirigente di Terminal Darsena Toscana parlando dei lavori per l’approfndimento dei fondali del canale di accesso al porto di Livorno. La dirigente interviene in merito alla riorganizzazione aziendale in corso in TDT e che la vede nel passaggio ad un nuovo ruolo, alla guida dei “Progetti Istituzionali”.
L’imbocco portuale – conclusi i lavori in prossimità dei punti più stretti, quelli in cui la presenza di alcune tubazioni dell’Eni rappresentavano un ostacolo per l’ingresso delle navi con pescaggio superiore ai 10,75 metri – ha raggiunto la profondità di 11,50 metri. Ma l”obiettivo è di arrivare a 12 metri, il prima possibile, probabilmente alla fine dell’estate.
I nuovi fondali dovrebbero quindi essere in grado di far arrivare nuovi traffici alle banchine, oppure di far tornare linee che negli ultimi mesi avevano traslocato altrove, di questo ne sono convinti gli operatori. Quindi navi più grandi o quantomeno con un livello di carico superiore che fino ad oggi non entravano in porto. Adesso si attende la fase di valutazione ed un adeguato periodo di sperimentazione per dare l’OK definitivo.
Chi ha finanziato i lavori?
«Terminal Darsena Toscana. Perchè c’è un precedente, lavori più semplici di quelli che sono stati fatti in questa fase, furono suddivisi al 50% fra l’impresa Lorenzini e la Terminal Darsena Toscana. E per i quali la capofila era la Lorenzini, quindi per questi lavori avrebbe dovuto, essere capofila Terminal Darsena Toscana, come è stato. I lavori avrebbero dovuto essere condivisi dal punto di vista dell’onere finanziario, però ci sono state le note vicende e la non assoluta identità di posizione tra TDT e Lorenzini. Riguarda il prolungamento della concessione e la delibera assunta sui container con la rimozione del limite di prevalenza di merce sui contenitori, ha fatto sì che la condivisione di spesa venisse sospesa. I lavori naturalmente sono andati avanti e quindi al momento sono tutti a carico della TDT».
GIP SpA, Gruppo Investimenti Portuali, la società terminalistica che detiene la proprietà di TDT, nei giorni scorsi ne ha annunciato la riorganizzazione della struttura dirigenziale. Una nuova funzione “Progetti Istituzionali” affidata a Bellandi e, l’ingresso di Giovanni Benedetti nuovo Terminal Manager per l’area operativa e tecnica.
Per lei un nuovo ruolo?
«Una proposta che ho apprezzato nello stile e nella sostanza con cui mi è stata fatta. Cercherò di mettere a frutto 42 anni di lavoro portuale in questo nuovo ruolo che in parte, in un modo meno definito da un punto di vista dell’organigramma aziendale, ho sempre svolto nelle varie fasi della mia vita professionale».
La riorganizzazione aziendale in cosa consiste?
«Viene esclusa dalla mia attività lavorativa la parte operativa della direzione di produzione che, sia pure in modo diverso, verrà ricoperta da Giovanni Benedetti. La direzione di produzione come tale non esiste più e viene “spacchettata”. La parte di avviamento, personale e risorse è affidata alla direzione del personale; la parte dell’I.T. (Information Technology) è inserita in linea al direttore generale, Marco Mignogna. Il nuovo direttore Benedetti sarà il Terminal manager: direttore tecnico e operativo e che sovraintenderà a due branche: operativa, tecnica e documentazione operativa delle attività del Terminal. La formazione del personale andra nell’area Qualità Sicurezza e Ambiente sotto l’ingegner Vittorio Marzuoli.
Prima la direzione di produzione, quella che avevo ricoperto io fino ad oggi, aveva tutte queste funzioni».
“Progetti Istituzionali” cosa significa?
«Saranno meglio definiti i contenuti. Relazioni esterne con le istituzioni e le associazioni interessate alle attività in ambito portuale. Un elenco di massima in cui figurano: Amministrazione comunale, Regione, Autorità di Sistema Portuale, Capitaneria di Porto, Corpo dei piloti, Dogana, Associazioni di categoria ed altri ».