VNEZIA MARGHERA – Primo attracco all’accosto “Fintitan-b” di Porto Marghera, in concessione alla società Veneta Cementi, lungo il Canale Industriale Brentella. Nel fine settimana la nave cementiera Blue Ciment 4, proveniente da Izmir in Turchia, con un carico di 13.800 tonnellate di cemento, ha inaugurato la messa in esercizio dell’accosto situato sulla nuova banchina realizzata dal progetto di compartecipazione pubblico-privato.
«L’arrivo della prima nave presso il nuovo accosto nel canale Brentella – ha dichiarato il presidente dell’AdSP MAS Fulvio Lino Di Blasio – è l’ennesima testimonianza della vitalità del nostro sistema portuale e del grande rilievo operativo portuale di quella parte di Porto Marghera. L’investimento, frutto di una fattiva collaborazione tra pubblico e privato, fa fronte a un’esigenza di ampliamento del business espressa da Veneta Cementi: l’Ente ha realizzato assieme all’azienda le opere necessarie ad accogliere il traffico di navi cementiere e ha consentito alla società di operare presso un accosto temporaneo per tutto il tempo necessario alla messa in esercizio dell’opera”.
L’intervento in area demaniale ha previsto sia l’esecuzione di opere strutturali per la trasformazione del marginamento ambientale in banchina portuale, sia un intervento di dragaggio per l’approfondimento del fondale alla quota di – 9 metri sul livello marino medio del primo tratto del canale Brentella, necessario per l’accosto di navi di pescaggio pari a 8 metri. Il dragaggio ha comportato l’escavo di circa 45 mila metri cubi di sedimenti precedentemente caratterizzati lungo un fronte di banchina di 190 metri. I sedimenti sono stati conferiti in prevalenza all’interno della cassa di colmata del Molo Sali e in minima parte presso l’isola delle Tresse. In area privata sono state inoltre realizzate altre opere, come la manutenzione di fabbricati, piazzali, strade e nuova viabilità interna, nonché importanti opere sui silos di stoccaggio. Il costo complessivo per l’intervento di trasformazione a banchina portuale e l’escavo è stato pari a circa 2 milioni di euro in parte sostenuti dalla società privata che, già nel 2020, aveva manifestato l’interesse a ottenere in concessione pluriennale l’accosto da destinare a operazioni di scarico pneumatico e trasferimento del cemento sfuso da nave autoscaricante ai sili presenti all’interno dello stabilimento. Già a partire dal 2021 L’Autorità, in coordinamento con la Struttura del Commissario Crociere Venezia, ha garantito a Veneta Cementi la possibilità di svolgere in continuità operazioni di sbarco di cemento sfuso a Marghera con il rilascio di concessioni temporanee presso uno specifico accosto lungo la sponda nord del Canale Industriale Nord.