Marghera, Terminal Intermodale Venezia (TIV) via libera al rinnovo della concessione

TIV Marghera
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VENEZIA – Nuova concessione di 25 anni per il Terminal Intermodale Venezia SPA (TIV) società che opera a Porto Marghera nell’ambito del trasporto intermodale di merci containerizzate. Il rilascio della concessione, dal 2025 al 2050, é stata approvato all’unanimità dal Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale insieme ad altri importanti investimenti. La società terminalistica dovrà, infatti, sostenere un programma di investimenti per un ammontare complessivo di 118 milioni di euro, di cui 31 milioni per la valorizzazione dei beni demaniali, con lavori di ammodernamento ed efficientamento degli asset che compongono il terminal. Mentre i restanti 87 milioni destinati a investimenti in attrezzature, tecnologie informatiche e automazione.

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Il rilascio della concessione, a cui è collegato lo sviluppo del predetto piano di investimenti e dei traffici del terminal, ha ricevuto il via libera della Commissione Consultiva e del Comitato di Gestione, che hanno valutato positivamente anche le prospettive di crescita, il solido piano di investimenti, il potenziamento del traffico e della sua quota intermodale, l’aumento della produttività e dei livelli di safety. Si tratta inoltre di un piano attento alla sostenibilità, poiché intende ridurre la congestione del traffico in entrata e in uscita dal terminal ed abbattere le emissioni complessive attraverso prestazioni energetiche che efficientano i consumi e riducono le emissioni (con ammodernamento del parco veicoli, installazione di pannelli fotovoltaici, utilizzo di illuminazione led nei piazzali e potenziamento dell’alimentazione per i container refrigerati). La nuova concessione venticinquennale rappresenta per lo scalo un consolidamento e un importante segnale di fiducia in un’ottica di crescita per la portualità del Veneto e per tutto il suo indotto, sostenendo il potenziamento infrastrutturale, la crescita dei traffici e del lavoro portuale nel difficile contesto economico internazionale.

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Hanno preso parte alla seduta dell’organo di governo dell’Autorità: il presidente Fulvio Lino Di Blasio, il segretario generale Antonella Scardino, il direttore marittimo del Veneto Contrammiraglio Filippo Marini, il comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia Alessio Palmisano, il rappresentante della Città Metropolitana di Venezia, Dennis Wellington, il rappresentante della Regione del Veneto, Maria Rosaria Anna Campitelli, i componenti del Collegio dei Revisori dei Conti.

Il Comitato di Gestione inoltre ha approvato anche il Rendiconto Generale 2023 dell’ente portuale che vede un avanzo di amministrazione di oltre 101,1 milioni di euro, un saldo di cassa di oltre 201 milioni di euro, un risultato di parte corrente di oltre 26,2 milioni di euro. Agli investimenti in immobili (prevalentemente legati a recupero funzionale e manutenzione), opere, escavi e manutenzione dei canali sono stati destinati oltre 144 milioni di euro. Continua a ridursi l’esposizione finanziaria in mutui dell’Ente passando dai 72,2 milioni di euro del 2022 ai 63,4 milioni di euro del 2023. Il Comitato ha approvato inoltre la variazione ai residui attivi e passivi dell’esercizio finanziario del 2023 che ammontano al termine dell’esercizio rispettivamente a 467 milioni di euro e 567 milioni di euro e sono collegati soprattutto ai finanziamenti ricevuti per opere, in particolare nel quadro dei fondi Pnrr.

«In un anno particolarmente complesso» – ha commentato il presidente Di Blasio – «caratterizzato da una situazione internazionale fragile e dal perdurare delle pesanti ricadute sui porti lagunari del conflitto ucraino, siamo riusciti, grazie all’impegno di tutto lo staff dell’AdSP e alla collaborazione di tutta la comunità portuale, a chiudere il 2023 con un bilancio solido, dove trovano spazio oltre 144 milioni di euro in investimenti, risorse preziose per il mantenimento della competitività degli scali veneti. Siamo molto soddisfatti per il percorso di sviluppo delle attività portuali e di valorizzazione dell’asset demaniale, che vede nella nuova concessione approvata oggi al terminalista TIV un altro importantissimo balzo in avanti per il rilancio dei traffici, dell’intermodalità e del lavoro portuale. Il nostro lavoro continua con i molti progetti in essere, tra cui i lavori finanziati dal PNRR e i bandi per l’escavo dei canali, per la realizzazione del nuovo terminal crociere e per il nuovo terminal container Montesyndial. Un’attività costante che ha impegnato duramente il personale dell’Ente e che ha come unico scopo la creazione di valore e di occupazione per il nostro territorio».

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