MSC alla scalata di HHLA – Dal porto di Amburgo fronte compatto contro gli Aponte

Cresce l'opposizione degli operatori del porto di Amburgo e dei maggiori imprenditori tedeschi contro l'offerta di acquisto delle azioni di HHLA da parte di MSC,
HHLA CTA

AMBURGO -Nel porto di Amburgo, oggi pomeriggio alle 17, una marcia indetta dai sindacati Ver.di partirà dal quartier generale di HHLA, per raggiungere il Municipio (HafenCity) manifestando contro l’espansione di MSC nel porto di Amburgo accusando i vertici di HHLA, di MSC e i politici della città di avere ordito alle spalle un tradimento al porto e alla città.

Riguarda l’OPA lanciata da MSC per l’acquisizione del 49,9% dell’’operatore logistico Hamburger Hafen und Logistik (HHLA) in joint venture con la città-stato di Amburgo, infatti il gruppo terminalistico HHLA fa capo alla municipalità di Amburgo. Un’offerta annunciata la scorsa settimana, per un valore di 1.4 miliardi di dollari. Il 50,1% azionario rimarrebbe a HGV, società controllata di FHH (Free and Hanseatic City of Hamburg).

Ad oggi il porto di Amburgo è il quartiere generale della compagnia tedesca Hapag Lloyd e questo ingresso azionario aprirebbe maggiormente le porte al competitor svizzero, numero uno al mondo, che invece nel Nord Europa si è consolidato sopratutto nel porto belga di Anversa.

A Trieste
Ripercussioni anche in Italia dove HHLA controlla, a Trieste, la piattaforma logistica HHLA Italy, base per il futuro Molo VIII.
A Trieste, MSC gestisce il Terminal Container – Trieste Marine Terminal (TMT), partecipazione azionaria passata di recente all’80% nella mani della famiglia Aponte, attraverso TIL (Terminal Investment Limited) a seguito della cessione del 30% delle quote da parte di TO Delta.
Proprio a Trieste i vertici societari di MSC, il 4 settembre scorso, hanno varato la Nicola Mastro, terza mega portacontainer da oltre 24 mila teu che l’armatore elvetico ha immesso in flotta. Pertanto l’offerta d’acquisto delle azioni di HHLA  getterebbe una luce diversa sulla composizione degli operatori nello scalo giuliano, dove la piattaforma logistica vedrebbe la partecipazione di MSC.

LEGGI TUTTO
Tirrenia - Mit, Traversi: «Teniamo a garantire la continuità territoriale»

Le mire di MSC su Amburgo

L’offerta di acquisto delle azioni di HHLA ha messo in subbuglio gli operatori del porto, e i più noti uomini d’affari che stanno facendo fronte comune contro l’espansione della famiglia Aponte nello scalo anseatico.

L’obiettivo di MSC, ha spiegato HHLA, è quello di fare di Amburgo l’hub centrale per la rete globale di servizi container di MSC, così che lo scalo vedrebbe un incremento pari ad 1 milione di teu, nuovi uffici, nuove assunzioni di personale che sarebbe raddoppiato. Inoltre sempre su Amburgo sarebbe inoltre dirottato il quartier generale del settore crocieristico tedesco.
Target e numeri che tuttavia non sarebbero abbastanza appetibili per gli operatori locali

Klaus-Michael Kühne, l’86enne che congtrolla Kuehne + Nagel e detiene una partecipazione del 30% nella top line di Hapag-Lloyd su Amburgo, ha dichiarato di volere fare una contro offerta per HHLA, anche in partnership con Hapag-Lloyd.
Ritenendo l’accordo un “affronto” per Hapag-Lloyd, il maggiore vettore del porto di Amburgo, con oltre il 50% traffico container. Tuttavia, al momento non risulta che Kühne abbia presentato alcuna offerta.

L’amministratore delegato di Hapag-Lloyd, Rolf Habben Jansen, parlando con Reuters non ha confermato la volontà di partecipare ad una contro offerta per l’acquisizione di HHLA , tuttavia ha minacciato di spostare le proprie attività e traffici da Amburgo fino a ridurre del 70-80% gli attuali volumi da e per l’Europa centrale attraverso Amburgo.

Anche Thomas Eckelmann, il cui gruppo Eurokai controlla Eurogate operatore terminalistico ad Amburgo ha dichiarato: “Questo accordo sarebbe una catastrofe per il porto di Amburgo. Ecco perché sto considerando di presentare una controproposta a MSC al Senato a nome del gruppo Eurokai alle stesse condizioni”, ha detto Eckelmann.

LEGGI TUTTO
Gli effetti del caro energia e del calo dei traffici, peseranno sui porti più della pandemia

Il ministro federale dell’economia Robert Habeck ha detto che l’ingresso di MSC non rischia di affrontare lo stesso tipo di controllo del governo che è arrivato con l’investimento di minoranza cinese di COSCO in un terminal di Amburgo all’inizio di quest’anno.
Nello stesso evento di ieri, Olaf Scholz, cancelliere tedesco, ha promesso un maggiore sostegno finanziario federale per i porti della nazione sulla scia delle richieste da parte degli stati e degli operatori portuali all’inizio della settimana per maggiori investimenti da Berlino.

 

PSA Italy

Agenzia Aldo Spadoni

MSC

AdSP Livorno

Toremar