Napoli, Capitaneria di Porto Campagna “reti fantasma”, recuperate 2 tonn. di reti abbandonate

Reti abbandonate

NAPOLI – Operazione di pulizia dei fondali marini, nell’ambito della campagna di bonifica delle  “reti fantasma”, promossa dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e, svolta oggi sotto il coordinamento dalla Direzione Marittima della Campania.

Le “reti fantasma” sono attrezzature da pesca abbandonate, perse o dismesse, che, nella maggior parte dei casi, rimanendo impigliate sui fondali marini, costituiscono una minaccia per la vita dei pesci e dell’integrità stessa dell’ecosistema mare. Le reti, infatti, sebbene abbandonate continuano per un tempo indefinito ad intrappolare accidentalmente i pesci e gli altri esseri marini che popolano i fondali, con un impatto negativo sull’ambiente. Oltre ad essere un serio pericolo per la sicurezza della navigazione e delle attività marittime in genere.

L’operazione di stamani ha consentito il recupero di circa 2 metri cubi di reti da pesca abbandonate, per un peso di circa 2 quintali, nello specchio acqueo difronte alla località di San Giuseppe alle Paludi del Comune Corallino. Intervento eseguito dai volontari del Centro Subacqueo di Torre del Greco (che ne avevano segnalato la presenza, pochi giorni prima), coordinati dalla Guardia Costiera di Torre del Greco sotto la supervisione della Direzione marittima della Campania e, grazie all’utilizzo del battello pneumatico GC B66.

La bonifica, resa più complessa a causa dell’insabbiamento delle reti e della scarsa visibilità del fondale, ha comunque avuto un buon esito, ed hanno contribuito anche i pescherecci locali, soprattutto nelle fasi di sbarco della rete in porto, ed ovviamente l’Amministrazione Comunale di Torre del Greco, che si occuperà dello smaltimento della rete a cura di ditta autorizzata.

Le operazioni di bonifica e di pulizia degli specchi acquei e dei fondali, rappresentano obiettivo primario per la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, che persevererà nel proprio impegno istituzionale diretto a tutelare l’ambiente marino e costiero, con il necessario coinvolgimento degli operatori subacquei e di tutti coloro che, a vario titolo, operano sul mare, le cui segnalazioni, come in questo caso, possono risultare estremamente utili e preziose.

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