Roma: “No Women, no panel” è la sottoscrizione di una dichiarazione d’intenti siglata oggi da Assoporti e le Autorità di Sistema Portuale nazionali. Si tratta di un altro passo per l’abbattimento delle disuguaglianze di genere, spiega Assoporti in una nota.
La campagna “No Woman No Panel – Senza donne non se ne parla” ideata nel 2018 dall’attuale Commissaria europea per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, Mariya Gabriel – si prefigge l’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere in panel ed eventi pubblici, garantendo l’adeguata rappresentanza delle donne in convegni, appuntamenti istituzionali e Talk.
Per la portualità, s’intende promuovere l’equilibrio tra uomini e donne negli eventi di comunicazione, nei casi in cui la partecipazione non sia riconducibile esclusivamente al ruolo istituzionale e sensibilizzare verso l’equilibrio paritario e plurale in tutti i contesti in cui lo stesso può estendere la sua portata valoriale cercando di cogliere al meglio lo spirito di quanto promosso in sede della UE.
In occasione del secondo anniversario della sottoscrizione del Patto per la Parità di Genere si è voluto fare un ulteriore passo che riguarda la sfera partecipativa del genere femminile. Un impegno, quello di superare le disuguaglianze, che l’Associazione porta avanti in quanto si tratta di una parte integrante della modernizzazione complessiva del comparto.
A margine della sottoscrizione, il Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, ha dichiarato, “Come abbiamo detto in diverse occasioni, la portualità svolge un servizio essenziale per il Paese. Diventa quindi altrettanto essenziale per questo settore, in profonda trasformazione, essere protagonista anche nella lotta contro le disuguaglianze. L’obiettivo fondamentale è la modernizzazione del Paese, passando attraverso riforme che segneranno il futuro di tutti. I grandi temi affrontati, le notevoli risorse stanziate vanno verso tre grandi direttrici: infrastrutture, info-strutture (digitalizzazione) e sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale. In quest’ottica, oltre al Patto per la Parità di Genere che segna un passo importante nel nostro settore verso l’abbattimento delle disuguaglianze, riteniamo che questa dichiarazione possa essere un piccolo tassello su cui lavorare per giungere al giorno in cui non si dovranno più sottoscrivere documenti di questo tipo in quanto troveremo una parità consolidata.”
In allegato Dichiarazione d’intenti