Livorno – L’ingresso dei nuovi soci in ALP, l’Agenzia autorizzata ai sensi dell’art. 17 legge n. 84/94 a fornire manodopera nel porto di Livorno per far fronte ai picchi di lavoro, ha portato l’aumento di capitale. Lo rende noto l’Autorità di Sistema portuale in una nota: “Dopo la redistribuzione interna delle quote tra i soci storici, è stato concretizzato un aumento di capitale con l’ingresso di quattro nuovi soci nella compagine sociale che ora risulta così costituita:
Terminal Darsena Toscana S.r.l., Uniport S.C., L.T.M. S.r.l., Lorenzini & C. S.r.l., CILP S.r.l., SDT S.r.l., Compagnia portuale di Livorno S.C., Seatrag Autostrade del Mare S.r.l. e Sintermar S.p.A., tutte al 10,69% ciascuna; Neri Depositi Costieri S.p.A., allo 0,45%; Terminal Calata Orlando S.r.l., allo 0,19%; Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, al 3,15%.
“È per me un grande onore – ha dichiarato, Matteo Trumpy, Amministratore Unico di ALP S.r.l. – aver potuto portare a compimento un risultato tanto importante quale quello, da un lato, di allargare la compagine sociale della società ALP, e, dall’altro, quello di aver equiparato le quote tra i soci, vecchi e nuovi, oltre ed aver mantenuto una rappresentanza dell’ADSP ridimensionata, come da previsione, ma non per questo meno importante. Tale risultato, per molto tempo auspicato, trova ora il suo compimento e rafforza, finalmente, l’identità di ALP che per troppo tempo e troppe volte è stata messa in discussione. Ora si apre una nuova fase societaria dove tutti i principali operatori del porto di Livorno potranno partecipare attivamente alla gestione determinando il futuro ed il ruolo della società. Oggi ci godiamo questo momento, tanto importante per l’intero sistema portuale di Livorno, con la convinzione che ancora molte cose devono essere fatte ma che la rotta si è invertita e possiamo cominciare a pensare al futuro senza preoccuparci di vivere il presente, avendo superato momenti particolarmente complicati in una fase estremamente delicata per l’economia del Paese e per le sorti della nostra portualità, sottoposta a enormi sollecitazioni ed a potenziali, mutamenti. Per questo risultato devo necessariamente ringraziare i soci storici di ALP: TDT, Uniport, LTM, CILP, Lorenzini ed ADSP e le sue rappresentanze per il supporto ed il contributo fornito e contestualmente i nuovi soci che, a discapito di tutte le titubanze, hanno ritenuto di condividere il percorso societario.”
“Da sempre l’AdSP – ha dichiarato il presidente Stefano Corsini – ha lavorato affinché l’obiettivo finale del suo ingresso in ALP fosse l’allargamento della base sociale al maggior numero di operatori portuali possibile, come è naturale nella configurazione dell’Agenzia prevista dalla Legge e questo obiettivo oggi può dirsi raggiunto anche perché sono convinto che gli operatori ancora assenti non tarderanno ad aggregarsi agli altri soci. Oltre che sul piano strategico, l’ingresso di nuovi soci realizza anche le premesse per la concessione da parte di AdSP del contributo ai sensi dell’art. 17 comma 15-bis della Legge 84/94. Ringrazio il presidente Trumpy, i suoi collaboratori ed il Segretario generale Massimo Provinciali per la tenacia con cui hanno perseguito questo obiettivo anche in momenti difficili per l’organizzazione del lavoro in porto.”.
Anche il Sindaco e l’Assessora al porto Barbara Bonciani hanno espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, considerato che l’Amministrazione comunale ha dedicato molta attenzione alla situazione della società ALP e dei lavoratori in questa impegnati, aprendo già nel mese di febbraio il tavolo del Patto del Lavoro su questo tema. “Riteniamo l’ampliamento della compagine sociale di ALP molto importante, – ha commentato l’Assessora Bonciani – anche alla luce del difficile momento che la città e la comunità portuale stanno vivendo a causa degli effetti prodotti dalla pandemia da Covid-19 sulle imprese portuali, su quelle della catena logistica integrata e sui lavoratori. La capacità di fare comunità e lavorare in un’ottica di sistema sarà fondamentale per affrontare le nuove sfide economiche e sociali poste dalla crisi, fra le quali la tenuta del lavoro e la competitività del sistema città-porto assumono un’importanza centrale.”